La segretaria politica cittadina della Lega in Bitonto non può non presentare una proposta finalizzata alla proposizione di misure idonee al sostegno delle attività lacerate a causa dell’emergenza Covid-19, nel contempo, salvaguardando le esigenze di equilibrio finanziario dell’Amministrazione comunale locale.
Ci riferiamo alle attività tutte come già individuate dai D.P.C.M. ed oggetto di “chiusura forzata” e, si auspica, nell’esclusivo interesse superiore, che il sindaco e la giunta, piuttosto che affannarsi oltre misura per le prossime elezioni regionali e propagandare “Italia in Comune” si attivino tempestivamente nell’esclusivo interesse della comunità locale, dalla quale percepiscono lauti stipendi con il Governo Centrale affinché, prima dell’approvazione del prossimo bilancio consuntivo, nei prossimi provvedimenti si preveda a:
1) consentire al Comune di Bitonto di procedere ad un accertamento convenzionale in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (IMU) per far fronte alle possibili minori entrate;
2) consentire al Comune di Bitonto di procedere alla richiesta di una anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti al fine fronteggiare problemi di cassa derivanti dalle mancate entrate, e dai mancati versamenti. La misura, quindi, è tesa a favorire immissione di liquidità nel sistema locale;
3) prevedere l’incremento dell’entità del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale al fine di consentire alle Regioni, e di conseguenza agli Enti affidanti, di poter riequilibrare i contratti di servizio con i gestori a fronte della riduzione degli introiti tariffari causati dalla riduzione del numero di passeggeri attuale e per i prossimi 12/24 mesi;
4) prevedere, adeguate coperture degli ammortizzatori sociali per il periodo necessario al superamento della crisi economica conseguente l’epidemia del Covid-19 che produrrà effetti diretti nel quadro economico locale dei prossimi anni.
Piuttosto che adoperarsi per “Italia in Comune” si impegni, inoltre, il primo cittadino e la giunta a predisporre, nell’ambito degli aiuti finanziari e normativi nazionali agli Enti Locali, famiglie e imprese, forme di incentivi sia per favorire misure di alleggerimento degli oneri a carico di soggetti colpiti dalla crisi, quali proprietari di immobili che rinuncino a riscuotere il canone di locazione o d’affitto d’azienda (o parte sostanziale di essi) per il periodo di chiusura dell’attività locata o, in caso di famiglie, a seguito della riduzione della capacità reddituale del locatario, sia di misure dirette a favore di soggetti, imprese e famiglie colpite dalla crisi.