Responsabilità e fatti concreti.
Sono queste le parole chiave che devono contraddistinguere ogni singola componente della città impegnata a costruire un sogno atteso da 100 anni.
Manca l’ufficialità, naturalmente, e per questo scaramanticamente non vogliamo ancora dire nulla, ma stando alle dichiarazioni dei vertici calcistici, nel momento più difficile di sempre a causa di una pandemia viscida ed inaspettata, per Bitonto si stanno per schiudere le porte del calcio professionistico.
In altra sede ci occuperemo degli enormi benefici economici e d’immagine che, qualora recuperata la condizione e lo stile di vita pre coronavirus, Bitonto potrebbe avere dalla partecipazione a questo campionato tanto atteso. Immaginare, ogni due settimane, centinaia di tifosi provenienti da ogni parte d’Italia riempire ristoranti, bed and breakfast e locali della nostra città non è utopia ma qualcosa che assomiglia moltissimo alla realtà. Qualcosa che, è bene ribadirlo, nessun evento ha mai assicurato da queste parti con tanta continuità, nonostante l’altissimo profilo ed il valore inestimabile di tante kermesse culturali, artistiche e musicali.
Prima di farlo, però, occorre soffermarsi sul “Città degli Ulivi”, il teatro delle epiche battaglie dei leoni neroverdi, e su tutto ciò che serve per garantire ai ragazzi del Presidente Francesco Rossiello di disputare il campionato professionistico tra le mura amiche, e alla nostra città di prendersi le luci della ribalta.
La discussione si è accesa in questi giorni, i social network pullulano di post e di notizie, malumori e disappunti non mancano, noi proviamo a mettere ordine e a raccontare i fatti.
Partiamo da una data: 15 giugno 2020. È la deadline stabilita dalla Lega Serie C per mettere in regola lo stadio. Poco più di 40 giorni di tempo per ridare lustro all’impianto di via Megra. Cosa serve realizzare effettivamente entro il 15 giugno 2020?
Ecco nel dettaglio gli interventi che, con programmazione rapida e budget sicuro, non certo trascendentale, alla luce del problema covid che consente ai Comuni di operare in deroga alle stringenti normative che limitano molto l’azione degli enti pubblici, devono essere portati a termine per ottenere l’omologazione della Lega Serie C utile a disputare nell’impianto di via Megra le partite interne del primo campionato professionistico della storia del Bitonto.
L’ordine non è casuale e va dall’intervento più complicato a quello di più facile risoluzione:
1 – ALLARGAMENTO DEL CAMPO DI 1 METRO: attualmente il Città degli Ulivi misura 100×63 metri, occorre allargare la superficie di un metro anche per aumentare la distanza tra le panchine ed il terreno di gioco che deve essere portata a 2,5 metri. L’intervento può essere fatto sia lavorando verso la tribuna coperta, sia verso quella scoperta. Le panchine, con l’aggiunta delle sedute aggiuntive, coprono il fabbisogno di 18 posti minimi ma, nel caso di intervento verso la tribuna coperta, quindi dal lato panchine, vanno acquistate n.2 nuove panchine con 18 posti a sedere.
2 – CREAZIONE STANZA ADIBITA AL CONTROLLO ANTIDOPING: la sala deve essere allestita e arredata nei pressi degli spogliatoi, dotata di zona d’attesa, bagno e sala prelievi con divisori fissi o mobili. Requisito minimo di grandezza è 20mq, la stanza è facilmente creabile nei pressi della zona segreteria.
3 – CREAZIONE SALA DELEGATI LEGA CALCIO: la sala deve essere allestita e arredata nei pressi degli spogliatori e serve ad ospitare i delegati della Lega Calcio. La stanza è facilmente creabile nel vano antistante lo spogliatoio della squadra ospite.
4 – CREAZIONE SALA CONFERENZA STAMPA E MIXED ZONE: la sala deve contenere 20 posti a sedere per le interviste pre e post partita: si può lavorare sui vecchi spogliatoi posti dal lato parcheggi oppure nella zona palestra. In quest’ultimo caso, la palestra può essere spostata nella zona vecchi spogliatoi che vanno adeguati prima dell’inizio degli allenamenti della squadra.
5 – CREAZIONE SALA LAVORO GIORNALISTI: la sala deve contenere 30 posti a sedere, prese elettriche e wi-fi: anche questo vano è facilmente ricavabile lavorando sui vecchi spogliatoi o nella zona palestra.
6 – DOTARE LA ZONA SPOGLIATOI DI PAVIMENTO ANTISCIVOLO come quello presente nel tunnel che porta verso il campo da gioco.
7 – CREAZIONE 30 POSTAZIONI PER GIORNALISTI IN TRIBUNA STAMPA: si possono sfruttare le prime tre file della tribuna centrale numerata, dotando ogni seduta di presa elettrica, di banco rimovibile per poggiare pc, e collegamento wi-fi.
8 – ACQUISTO DI DUE “SERPENTONI” RIMOVIBILI A FISARMONICA: uno va sistemato dall’uscita del tunnel spogliatoi all’ingresso sul terreno di gioco; l’altro invece serve, in caso di emergenze, a collegare e coprire direttamente l’uscita dalla zona centrale del campo all’ingresso nella zona spogliatoi posto sotto la tribuna centrale.
9 – IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA: si deve finalmente riparare l’impianto già esistente o, in alternativa, ci si può dotare di service esterno con casse poste in ogni angolo dello stadio in modo da consentire a tutti di ascoltare i messaggi dello speaker.
10 – RETE INTERNET PER TUTTO L’IMPIANTO
11 – SERVIZI IGIENICI, ANCHE RIMOVIBILI, PER OGNI ZONA DELL’IMPIANTO APERTA AL PUBBLICO
12 – ADEGUARE E INNALZARE I PANNELLI SEPARATORI TRA IL SETTORE OSPITI ED IL SETTORE CASA NELLA ZONA TRIBUNA SCOPERTA
13 – TORNELLI E ZONA PREFILTRAGGIO con controllo dei biglietti che saranno nominali.
14 – ACQUISTO DI ULTERIORI 2 PORTE DI GIOCO
15 – ACQUISTO PANCHINA PER IL QUARTO UOMO
Questi sono gli interventi da avviare rapidamente. Ma non sono gli unici. Occorrono, infatti, altri importanti lavori che devono chiudersi, per le società neopromesse, entro il 1 febbraio 2021:
ACQUISTO E MONTAGGIO DI ALMENO N.1500 SEGGIOLINI: ogni posto a sedere deve essere numerato e dotato di apposita seduta in tutto l’impianto
REVISIONE DELL’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE con valori dell’illuminamento verticale medio portato a 800 lux in direzione delle telecamere fisse, 500 lux per le altre direzioni
SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA FISSA DELL’IMPIANTO: in attesa del completamento la Lega consente di lavorare con sistema mobile coordinato con le forze di polizia.
Non abbiamo certamente dimenticato la questione curva che, paradossalmente, adesso passa un attimo, giusto un attimo, in secondo piano visti gli interventi da completare subito per ottenere l’omologazione auspicata.
Ci aspettano 40 giorni di responsabilità e di unità per raggiungere un obiettivo storico. Il tempo delle critiche e dei giudizi – che speriamo non arrivi mai – deve essere rinviato al 16 giugno 2020. Abbaticchio e Rossiello, i due protagonisti principali di questa storia, insieme ai loro collaboratori, stanno ricominciando – finalmente – a lavorare fianco a fianco e ciò fa ben sperare. In attesa dell’ufficialità che tutti aspettiamo, dunque, questo è il momento dei fatti concreti. Francesco Rossiello ha dimostrato di saper costruire e realizzare il sogno calcistico.
All’amministrazione comunale, al Sindaco Abbaticchio, all’Assessore Nacci e alla struttura tecnica di Palazzo Gentile adesso l’onere e l’onore di rifinirlo per sigillare la più importante vittoria della storia della nostra città.