Come possono i bimbi raccontare la loro breve storia anche se così tanto travagliata e piena di sofferenza?
Come sanno fare solo loro. Con un sorriso, grande fantasia, fervida creatività e tanti colori.
Questa sera, tra le mani del S.Em. Card. Juan José Omella y Omella – Arcivescovo di Barcellona – di S.Ecc. Fahim Awad Hanna Botros – Vescovo Copto – Cattolico di Minya (Egitto) – e all’Arcivescovo della Diocesi di Bari – Bitonto, Francesco Cacucci, dieci bimbi inseriti nel programma Sprar di Bitonto e del Cara di Bari – Palese (tutti tra i 4 e gli 11 anni) hanno donato un pezzo del loro mare. Un mare di cartapesta in tempesta, da cui emergono mani con messaggi di pace, di fratellanza, per ricordare tutte le vittime di quel mare, ma anche tutti coloro che, come loro e le loro famiglie, ce l’hanno fatta. Tra i bambini, tutti provenienti da Siria, Nigeria, Iran, Iraq e Tunisia, c’era anche una bimba di appena due mesi nata a Bitonto. Il lavoro è stato realizzato con l’aiuto degli educatori della struttura di accoglienza e le hanno consegnate ai tre vescovi nella Basilica dei Santi Medici di Bitonto, durante uno dei 33 incontri organizzati in altrettante parrocchie della diocesi in occasione del meeting “Mediterraneo Frontiera di Pace” in corso a Bari, che culminerà domenica con la messa di Papa Francesco. Due ragazzi siriani, inoltre, hanno donato un quadro raffigurante i compagni di traversata – dalla Libia all’Italia – che non ce l’hanno fatta.