La domanda che i tifosi si pongono è la seguente: cosa sta succedendo alla Polisportiva Bitonto, la nostra compagine cittadina di calcio a 5?
Fino a Natale, tutto andava a meraviglia. Prime da sole e imbattute in Campionato, e qualificate pure alla Final Four di Coppa Puglia. Tutto, insomma, faceva presagire che la stagione sarebbe continuata a gonfie vele.
Con l’incipit del 2020, invece, è iniziato un film horror, e con esso i problemi. Il primo scricchiolio si è avuto con la finale persa contro il Sammichele, il dì dell’Epifania, che ha impedito alle leoncelle di abbracciare la storia e pure il prestigioso trofeo. Il secondo, in realtà più simile a una scossa di terremoto, è stato sempre con le sammicheline il 19 gennaio. Sconfitta, sempre 1-2, ma con l’aggravante di essere andate in svantaggio e di averlo sciupato malamente.
E poi c’è ieri pomeriggio. Un’altra testimonianza che le leoncelle non sono guarite da quella scossa tellurica, e che le vittorie contro compagini di seconda fascia sono stati soltanto palliativi. Il 21esimo turno proponeva il ritorno al “Paolo Borsellino” contro una squadra che sa il fatto suo da ben cinque anni, terza in Classifica, reduce da otto vittorie consecutive, e che lontano dalla Murgia ha steccato soltanto una volta. È la Soccer Altamura di Rosaria Campanelli.
Nella seconda domenica del mese di febbraio, la lettura è più semplice di quel che si pensi. Le biancorosse hanno fatto quello che dovevano, con squadra corta, pressing ben fatto e per tutti i 60’, giro palla ragionato, e abilissime a entrare nella difesa di casa come una lama nel burro. Le neroverdi, invece, hanno giocato con tanta paura, eccessiva frenesia, tutte sottotono (ma una nota di merito a Papapicco e Ficarotta), con un numero incalcolabile di errori in tutte le fasi dell’azione, e mentalmente come se partissero già battute.
E, quel che è più grave, è che Bitonto-Altamura è come se fosse stato il sequel di Bitonto-Sammichele. Persino in vantaggio con la prima rete da leoncella di Anna Ficarotta, il ruggito è stato pian piano sempre più evanescente, nonostante impegno e buona volontà non abbiamo mai lasciato il parquet amico. Il pareggio ospite con Lorusso un alito prima del cambio di campo e il vantaggio ospite con Mazzilli nella più classica azione da contropiede non hanno sorpreso affatto tutti coloro che fino alla fine hanno incitato a squarciagola Flora La Rossa e compagne. Che, e lo diciamo con sommo dispiacere, non hanno mai costretto Grimaldi a sporcarsi seriamente i guantoni.
Ancora una volta è un ko per 1-2. Fragorosissimo anche questo. Tanto più che costa il primato in Classifica, adesso solo ad appannaggio del New Cap Sammichele, che ci guarda dall’altro con tre lunghezze in più (57 contro 54), mentre alle nostre spalle l’Altamura è a -6, e pure con una partita in meno.
Tutto, insomma, è colpevolmente capovolto e rimesso in discussione.
Domenica tappa numero 22. Si va a far visita al Sirio, nel leccese.