Doveva essere la prova di maturità, ed è stata superata con 100 e pure la lode.
Era la gara più importante dopo un mese di Campionato, in casa di un’Altamura seconda l’anno scorso, vincitrice uscente della Coppa Italia, e una delle squadre più forti del lotto della serie C pugliese.
Il Bitonto, però, il nuovo Bitonto creato e forgiato in estate dalla dirigenza neroverde dopo la forte delusione dello scorso anno, ha fatto la voce grossa espugnando uno dei parquet più rognosi e complicati del tacco d’Italia.
Come? Mettendo da parte lo spettacolo, e privilegiando il sacrificio, l’umiltà, la voglia di lottare, la capacità di soffrire, il giocare di squadra, il cinismo.
Un po’ come successo contro il Bisceglie mercoledì scorso, ma con avversario decisamente più complicato.
La partita, infatti, è di facile lettura. Le biancorosse padrone di casa fanno ritmo e scandiscono il match, adottano il sistema del mordi a tutto campo, giocano in modo “maschio”, nonostante si tratti di futsal femminile.
Il 2-0 è maturato nel primo tempo. Dopo un inizio a spron battuto delle murgiane, respinte dalla saracinesca Maria Giovanna Tempesta, le bitontine colpiscono micidialmente in contropiede. La prima volta con Carmela Anaclerio, brava a finalizzare un’azione degna di calcio a 5. La seconda, dopo pochi giri di orologio, con Chiara Russo, che mette a sedere due avversarie, il portiere, e ha depositato in rete.
Dopo di che, la partita è continuata sugli stessi binari, con l’Altamura a fare il diavolo a quattro per superare la linea Maginot della capolista, e il Bitonto a sfruttare i suoi ottimi argomenti offensivi centrando pure un palo con Flora La Rossa. E il punteggio non cambia.
La Polisportiva porta a casa il sesto successo consecutivo, forse il più importante di quest’inizio di stagione, e resta sempre a +3 su Sammichele e Leuca, mentre la Soccer (una partita in meno) scende a -9.
Domenica, nella tappa numero 7, al “Paolo Borsellino” arriva Sirio, impelagato nei bassifondi della classifica.