“Può mancare, in un ospedale di primo livello, il parto indolore? Pur dovendo essere garantito come Livello essenziale di assistenza, da anni è stato sospeso nell’Unità di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale San Paolo di Bari, a causa della carenza di anestesisti. L’ennesima vergogna, conseguenza dell’opera di smantellamento della sanità pubblica che la Puglia subisce da anni, ad opera dei governi di centrosinistra.
Di questa, e di molte altre criticità, chiedo conto nella mia interrogazione urgente, indirizzata al presidente-assessore alla Sanità, Michele Emiliano. Che ne è stato dei suoi proclami, delle sue ripetute promesse di assicurare servizi sanitari efficienti e di qualità ai cittadini pugliesi?
Il San Paolo continua ad essere depotenziato, senza tener conto della sua posizione nevralgica nel territorio metropolitano e dell’utenza, che va ben oltre il capoluogo di regione e i comuni della conca barese. Non è accettabile che gli anestesisti operativi nell’intero presidio siano appena la metà della dotazione prevista.
E ancora: non essendoci l’Unità di terapia intensiva neonatale, le gestanti sono costrette a subire trasferimenti d’urgenza in altri ospedali, con tutti i rischi che ne conseguono. Non basta: il reparto è nuovo solo a metà, poiché è stato arredato con mobilio vecchio e rotto, disattendendo l’impegno di nuove forniture. Anche l’intera dotazione di strumenti e attrezzature elettromedicali è da rinnovare: molti sono obsoleti o addirittura fuori uso e mai sostituiti. Quella che manca, in realtà, è la volontà politica di valorizzare la struttura sanitaria, affinché possa servire adeguatamente un territorio tanto vasto e popoloso.
Nellal mia interrogazione chiedo alla Giunta regionale dii provvedere con urgenza al ripristino della parto analgesia, alla sostituzione di strumentazioni e apparecchi obsoleti e fuori uso, e alla fornitura di nuovi arredi. Chiedo inoltre se s’intenda istituire l’Unità di terapia intensiva neonatale, in modo da scongiurare i rischi dovuti a trasferimenti d’urgenza, e offrire un’assistenza sanitaria completa. Il Governo Emiliano si dia da fare almeno in quest’ultimo scorcio di legislatura, per rimediare allo sfacelo che ha causato per inerzia e inettitudine”.