Quella data, quel tristissimo giorno lo ricordiamo tutti. Era l’ultimo giorno di gennaio del 1987. Il capitano della sezione aerea di Bari Paolo Mancini, 29 anni, e il brigadiere 35enne Francesco Picena trovano la morte nelle acque antistanti Polignano a mare a seguito di un incidente di volo e nel corso di una missione di ricognizione costiera per servizi di anticontrabbando.
Secondo quanto hanno accertato le indagini, a causare l’incidente sarebbe stata un’anomalia tecnica che ha compromesso la stabilità di volo dell’elicottero su cui viaggiavano i due finanzieri.
Ebbene, anche a distanza di 32 anni dall’accaduto, sia il nostro Paolo che il collega Francesco non sono stati dimenticati. Giovedì, due giorni fa, 31 gennaio, infatti, all’aeroporto militare romano di Pratica di mare, in occasione della cerimonia in loro ricordo, è stato intitolato l’auditorium della sezione aeronavale della Guardia di finanza.
È stato il fratello di Paolo, l’attore e regista Mimmo Mancini, attualmente in giro per lo Stivale con il suo spettacolo teatrale “Non chiamateli briganti”, a parlarne sui Social. Con tanto di ricordo strappalacrime: “Il più grande sogno e desiderio di mio fratello Paolo, era quello di arrivare proprio lì a Pratica di Mare, la città di tutto ciò che vola, e lui che il volare ha sempre e solo amato da ragazzo, voleva arrivare lì, vivere lì. Questo sogno, in un certo senso, si è realizzato. Aggiungo che, il destino ha voluto che con mia moglie Desirée abbiamo trovato casa, casualmente, non distante da quelle piste dove ogni mattina gli elicotteri della GdF riscaldano i motori e i rotori, producendo un rumore che a molti darebbe fastidio, ma che a me dal primo giorno, ha fatto da subito uno strano effetto, quasi un piacevole rumore familiare. Con un sorriso e qualche lacrima solo dopo ho realizzato dove fossi, era come se avessi cancellato quei ricordi, il nome di quell’ aeroporto. Sarà un caso? Caro Paolo il tuo sogno si è avverato, ed è stato così come la vita ha voluto che si rivelasse. Buon viaggio a te e Francesco Picena che il vostro volo resti eterno nel ricordo di chi da un giorno all’altro non vi ha potuto dire più nulla se non: addio per sempre, ci mancate!”.