Dieci reti, sette ammonizioni, una espulsione (dalla panchina), tensione e nervosismo da tagliarsi a fette, gioco maschio e a volte troppo troppo duro, una direzione arbitrale a tratti da rivedere.
Chi ieri sera ha deciso di assistere a Dream Team Palo del Colle – Polisportiva Bitonto, derby valevole il 21°turno – sesto del girone di ritorno – ha preso sì una bella quantità di freddo e umidità – i biancoazzurri giocano all’aperto – ma non si è affatto annoiato. E ha visto la vittoria dei padroni di casa per 7-3 maturata tutta nel secondo tempo.
Altrimenti detto, significa che si interrompe a tre la striscia di vittorie consecutive del Bitonto e a cinque quella di imbattibilità, con il primo ko del 2019.
Perché hanno perso i leoncelli? Semplice hanno giocato la classica partita dai due volti. C’è stato quello disinvolto, spensierato, sbarazzino, tatticamente attento e cinico della prima parte, e quello un po’ in sofferenza, quasi timoroso e rinunciatario della ripresa. Dove non solo non si è stati in grado di segnare una rete – ma credeteci, la traversa sta ancora tremando dopo la botta di Lovascio – o di difendere il doppio vantaggio maturato nei primi 20’, ma complessivamente di non reggere l’onda d’urto della pressione avversaria, tutta impostata sulla fisicità e agonismo, a volte anche oltre i limiti.
Rimpianti? Forse sì, vista come si era messa la contesa nel primo tempo con annessa ancora bella prestazione. Ma in realtà è difficile dirlo perché a lungo andare il Palo ha meritato i tre punti.
Passo indietro? Arduo rispondere anche qui. Se si guarda il punteggio e la prestazione complessiva certo, ma le notizie positive non mancano per Danilo Danisi.
Anche nella vicina città del tarallo, insomma, tutto faceva presagire per il meglio. Perché la Polisportiva, nel primo tempo, si è comportata come doveva. Squadra alta, compatta. Pressing ragionato, attento, e ordinato. Un Alessio Barile ostacolo invalicabile per gli avversari. Pochissime chance concesse ai biancoazzurri, e tanta roba lì davanti. A sbloccarla è il solito Sergio Decillis dopo 11’, e a raddoppiare, da calcio d’angolo – Camporeale e compagni stanno diventando letali anche su questo fondamentale – è Francesco De Scisciolo. Il cronometro dice che siamo al 13’. Il match si riapre con il rigore realizzato da Cassano, ma sembra richiudersi subito grazie alla zampata da fuori ancora di Decillis, arrivato all’ottavo centro in cinque partite. E se si va al thé caldo sul 3-1 è grazie alle belle parate di Patruno, il super portiere della compagine di mister Foggetti.
Dagli spogliatoi rientra un Dream Team convinto di gettarsi a testa bassa nell’incredibile rimonta. E riesce a fare due cose: mettere il derby ancora di più sui binari dell’agonismo, della fisicità e del nervosismo, e schiacciare i neroverdi nella propria tre quarti per i primi 10’. E ottiene anche vantaggi: gli arbitri perdono completamente di vista il controllo del match, e il cambio totale di storia del match.
De Palma ridimezza subito lo svantaggio firmando il 2-3, e poi è Carlucci a riportarlo sui dritti binari.
Soltanto sul punteggio di parità, il Bitonto mette la testa fuori dal guscio ma non riesce a superare un Patruno super in due-tre circostanze. E, quando non c’è lui, ci sono i legni a proteggerlo. Il palo prima e la traversa poi, sulla botta da fuori di Lovascio.
Dall’altra parte, invece, il suo collega Camporeale nulla può sulle altre due reti di Carlucci (tripletta, quindi, per lui), Solimini e Matheus, che consegnano la vendetta sportiva al Palo del Colle, che si riscatta con gli interessi dopo aver perso la stracittadina dell’andata.
Quella maturata ieri sera è la settima sconfitta – la quinta in trasferta – per la Polisportiva, che resta ferma a 35 punti e sempre con una partita in meno. Il quinto posto in Classifica è più che mai confermato (in attesa di Monopoli-Barletta di questa sera), così come non viene assolutamente scalfita la concreta possibilità e convinzione di accedere ai playoff.
E sabato, per la fermata numero 22, pomeriggio di grande gala. Al “Paolo Borsellino” arriva il Trulli e Grotte, terza forza del Campionato e squadra del capocannoniere Vito Mastrangelo.