Dall’assessore al patrimonio, Domenico Nacci, riceviamo e pubblichiamo.
Avrei fatto volentieri a meno di rispondere all’articolo di accusa infondato dello Sporting Club, ma è doveroso raccontare Tutta la Verità sulla vicenda, dato che i vertici della predetta associazione preferiscono focalizzare la loro attenzione su un solo passaggio omettendo di raccontare molti pezzi della storia che non giustificherebbero quanto continuano ad affermare. Cerchiamo di riscostruire il fatto senza omissioni…:
il 25 agosto c.a. c’è stato un incontro convocato dal comune con tutte le associazioni richiedenti palestre comunali per lo svolgimento delle loro attività, incontro che non ha prodotto un accordo tra le parti in causa; la dottoressa Conte per evitare una ripartizione d’ufficio ha chiesto che le associazioni proponessero una soluzione condivisa ed accettata da tutti;
qualche giorno dopo la soluzione sembrava essere stata trovata, tuttavia gli uffici comunali verificando un ripartizione oraria che vedeva lo sporting apparentemente sottodimensionato rispetto al passato provvedeva a convocare in data 15 settembre i rappresentanti dell’associazione per risolvere a loro favore la vicenda.
I dirigenti dello Sponting club disertavano la riunione senza alcuna giustificazione, senza chiederne il rinvio e soprattutto senza preoccuparsi di sapere cosa si fosse determinato a seguito della riunione, lasciando intendere agli uffici che la questione non fosse più di loro interesse.
Solo dopo diversi giorni i dirigenti si facevano sentire portando all’attenzione dell’amministrazione richieste ed esigenze confliggenti tra loro, un dirigente chiedeva l’utilizzo di alcune palestre l’altro ne chiedeva una in particolare già occupata da altra associazione. Non si riusciva a capire quale fosse la reale esigenza. Tuttavia venivano proposte dagli uffici comunali diverse soluzioni, ma nessuna di queste andava bene; la loro richiesta era diventata solo ed esclusivamente una: un giorno presso una specifica scuola già occupata da altra associazione. Forse si chiede al comune di dirimere questioni personali? Perchè non accettare altri spazi disponibili? Non può la mera e semplice questione logistica giustificare la pretesa, perchè le associazioni per il Comune hanno pari dignità di trattamento e considerazione. Per loro erano e sono ancora disponibili altri spazi, laddove volessero soddisfare le loro esigenze associative.
Venendo a quanto affermato in merito al file allegato e comunicato alle scuole, vi è stato un mero errore da parte degli uffici che avevano allegato il file dello scorso anno, errore sanato nella stessa giornata con consegna telematica del file corretto.
Ai cittadini di domani e alle loro famiglie bisognerebbe dire la Verità, che raccontino perchè alcuni spazi comunali e non, gli sono stati preclusi; raccontino perchè in passato hanno più volte acquisito spazi che poi non hanno utilizzato venendo richiamati dall’ammistrazione a lasciare gli spazi inutilizzati ad altri inizialmente esclusi o “penalizzati”.
Bisogna rispettare le regole, non ci sono volontà a cui piegarsi!