Commozione.
Domenica
4 ottobre non è stato un giorno festivo come gli altri ai campi
Bellavista, perché è andato in scena il ricordo, la memoria,
l’omaggio. Commozione, appunto.
A
Michele Vitariello, un ragazzo perbene amante della vita nonché
sfegatato tifoso interista che il destino ha voluto fosse strappato a
questa terra a soli 29 anni, mentre lavorava a Santo Spirito un
tranquillo e soleggiato giorno di luglio 2014.
Ebbene,
anche quest’anno l’Inter club “Peppino Prisco” di Bitonto non ha
potuto e voluto non ricordarlo organizzando il secondo memorial a lui
dedicato(http://www.dabitonto.com/sport/r/in-memoria-di-un-amico-mai-dimenticato-domani-il-torneo-in-ricordo-di-michele-vitariello/7309.htm).
A
farlo non solo gli iscritti al club (a quanto pare sempre tanti
nonostante siano anni difficili per la squadra nerazzurra), ma anche
amici, conoscenti e tutti coloro che avevano imparato a conoscere
Michele. E non solo bitontini, ma anche dai paesi limitrofi.
Quattro
le squadre che si sono affrontate, ovviamente in un cordialissimo
clima amichevole e senza alcun agonismo. E tutte hanno indossato
maglie bianche con il viso di Vitariello davanti in bella mostra.
«E’
una iniziativa bellissima a livello umano – commenta
il vicepresidente dell’Inter club Gaetano Verriello – che
ci permette di ricordare Michele sempre con grande riconoscenza e
fervore. Ci manca come amico e come uomo ancora prima che come
nerazzurro presenza costante all’interno del nostro club. La famiglia
ci ha ringraziato, ma siamo noi che ringraziamo loro, gli sponsor, il
fratello Cosimo, tutti quelli che hanno reso possibile questa bella
mattinata».
«La
sua tragica morte – conclude – deve essere da monito affinché la piaga delle morti
bianche abbia definitivamente fine, perché è un’assurdità morire
mentre si è sul posto di lavoro».
Al
termine del memorial, alla moglie di Michele Vitariello è stata
consegnata una
targa dallo sfondo nerazzurro con la scritta “In
memoria di un amico mai dimenticato”.