C’è
il segreto: l’unità e la gran voglia di lavorare tutti insieme per
un unico grande obiettivo.
C’è
poi una sicura convinzione. Guai a mollare di un centimetro perché
nulla è ancora stato fatto, e c’è parecchio da cavalcare e da
scalare.
Anche,
forse, con qualche innesto che potrebbe arrivare a dicembre.
Tina
Aluisio, il presidente dell’Us Bitonto, è una donna che parla con il
cuore perché fin dal giorno del suo avvento, un’afosa giornata di
luglio con tanto di presentazione a Palazzo Gentile, sta cercando di
mettercelo davvero il cuore.
Impegno
e dedizione totale verso la sua nuova creatura, come una mamma
farebbe con il figlio.
E
adesso, con tanta gioia al di dentro e il sorriso stampato sulle
labbra, si sta godendo i successi della sua creatura. Che, dopo 11
giornate della serie A pugliese e il blitz di domenica a Barletta,
guarda tutti dall’alto, anche corazzate come Cerignola, Altamura,
Casarano, Vieste e Barletta.
Anche
i numeri, poi, sono quelli da grande squadra: 28 punti su 33
disponibili, con nove vittorie, un pareggio e una sconfitta. Dieci
risultati utili consecutivi, sette successi di fila, miglior attacco
e miglior difesa, ancora imbattuta in trasferta dove ha preso
soltanto un gol, un’autorete. Miglior squadra con rendimento esterno
del Campionato.
Ma
lei, Tina Aluisio, si aspettava questo inizio scintillante di
stagione? “Si, ci ho creduto fin dall’inizio – sottolinea
in esclusiva alla nostra testata -. Ho persone capaci e
serie vicino a me, con le quali abbiamo formato una vera famiglia.
Seguo costantemente tutti gli allenamenti, ed è per questo che ero
certa che avremmo ottenuto da subito importanti risultati.
Credo
in tutto quello che faccio e devo ringraziare anche il
vicepresidente, mia figlia Raffaella Giordano, che mi sostiene in
ogni mio passo, anche nel volantino. Non dobbiamo mollare di un
centimetro, però, perché c’è ancora tantissimo da fare e possiamo
farlo solo se restiamo uniti. L’unità deve essere la nostra forza”.
E,
siccome l’appetito vien mangiando, il presidente non esclude che a
breve l’Us Bitonto possa anche avere dei rinforzi. “Forse –scandisce -. A dicembre. Forse”.
Poi,
però, c’è dell’altro. “Avrei anche bisogno – dice ancora
– anche del sostegno da parte del Comune che non ascolta le mie
ripetute parole di aiuto. Ci servirebbe l’appoggio comunale per
sistemare una torre che ci impedisce di disputare le partite in
notturna, sicuramente di maggior fascino e incasso.
Fin
da quando sono arrivata, mi sono accollata le spese sia per la
sistemazione del manto erboso sia per altri tipi di interventi per
rendere migliore il nostro stadio”.
La
speranza, ovviamente, è che il Bitonto possa aggiudicarsi la
gestione per nove anni della struttura di via Megra, dopo che il
primo bando è andato deserto.
Nel
finale, poi, c’è spazio per tre postilla. Da un lato c’è la città,
“che sta reagendo abbastanza positivamente a questo bellissimo
inizio di Campionato e speriamo ci sia sempre vicina”, dall’altro
c’è l’Omnia, che sta dominando in Promozione e sembra orientata al
salto di categoria (“non penso proprio ci sarà una fusione con
loro”), e poi a una riflessione: “Se non riusciamo a
salire in serie D, la stagione non sarà assolutamente fallimentare”.