Dapprima c’è la distrazione. Una dormita generale della difesa neroverde che spalanca la via della rete all’ex Ventura.
Poi c’è la gran giocata. La bellissima capocciata di Gennaro Manzari da angolo di Moscelli. Palla dritta dritta sul palo più lontano e poi in fondo al sacco.
Infine c’è il “regalo”. Un incredibile harakiri della difesa biscegliese che consegna sempre a Manzari il più facile dei goal della sua carriera.
E poiché è la somma che fa il totale, al “Città degli Ulivi” a godere sono i leoncelli nostrani, che mettono la quinta e si arrampicano fino al primo piano della serie A pugliese 2017-2018 assieme al Gallipoli, che salirà nella città dell’olio tra due settimane.
Alzi la mano chi lo avrebbe pronosticato a inizio stagione. Chi poteva immaginare che, nelle prime sette giornate di Campionato, il Bitonto avrebbe potuto vincerne cinque, pareggiarne una e perderne altrettante. Sedici punti in cascina, e ancora imbattuto tra le mura amiche, dove è tornato a subire reti dopo oltre un mese.
Tante, dunque, le buone news che arrivano da via Megra. E il successo di ieri è più significativo non tanto per la Classifica (ma quanto conta davvero a ottobre?, qualcuno potrà obiettare), quanto per continuare a iniettare fiducia in un ambiente giovane e dar continuità ai risultati, perché ottenuto in rimonta, perché figlio di una prestazione positiva.
I neroverdi hanno tenuto il pallino del gioco per 70′, e sono piaciuti soprattutto quando hanno utilizzato meno i lanci lunghi e più il gioco sulle fasce, e Moscelli si è piazzato dietro le due punte. Ma anche quando c’è stato da soffrire nell’ultima parte di match.
E si è pure sbloccato Manzari, che tanto male proprio non fa…
La partita. Per affrontare il recente passato, mister Girolamo Zinfollino si affida sempre al 3-4-1-2 con Addario; Terrevoli, Camasta, Elia; Giangaspero, De Santis, Piperis, Bonasia; Moscelli; Manzari, Terrone.
Fin dai primi scambi, sono i padroni di casa a fare gioco, ma la linea Maginot biscegliese non corre grossi grattacapi, anche perché molte volte il Bitonto si affida ai lanci lunghi ed è un pochino latitante sulle corsie laterali.
Appena passata la mezz’ora, però, è Ventura a gelare i padroni di casa battendo l’incolpevole Addario dagli sviluppi di un calcio di punizione che pareva innocuo.
I leoncelli non accusano il colpo, e rimettono subito in equilibrio tutto quanto.
È il 41′ è la bellissima capocciata di Manzari è uno spot per chi ama gli attaccanti di razza. Primo squillo in Campionato per il “Condor” più amato dai bitontini.
L’ex attaccante di Trani e Locorotondo potrebbe raddoppiare già al 5′ della ripresa, ma ben servito da Bonasia dalla corsia di sinistra, scarica addosso a Musacco.
C’è solo da attendere tre giri di orologio, però. La doppietta personale si materializza grazie a una paperissima tra Bartoli e l’estremo difensore biscegliese. Il primo, pressato, serve un retropassaggio di testa al secondo che però non trattiene. Via libera per Manzari che deposita senza affanni.
La contesa, in pratica, finisce qui, perché il Bitonto butta alle ortiche un paio di contropiedi pericolosi, e il Bisceglie alza sì il baricentro ma Addario si spaventa soltanto per un colpo di testa di Ventura che finisce a lato.
Luca Rumma, invece, il tecnico degli ospiti, viene allontanato per proteste troppo fragorose.
Vince il Bitonto. Il leone, zitto zitto, continua a ruggire. E inizia a far rumore.
Domenica giornata numero otto. Trasferta difficile in quel di Fasano, una delle compagini più quotate del Campionato.
Le pagelle. Addario 6,5; Terrevoli 6 (Pagone sv), Camasta 7-, Elia 6; Giangaspero 6 (Genchi sv), Piperis 6- (Modesto sv), De Santis 7,5 (Grande gara di qualità e quantità per il metronomo centrocampista. In grande forma, e punto di riferimento), Bonasia 6; Moscelli 6+, Manzari 7,5, Terrone 5,5 (Aprile sv).