La decisione è arrivata, e purtroppo è
quella che tutti attendevano. Il giudice sportivo ha accolto il ricorso del
Novoli per la partita contro l’US Bitonto, infliggendo un secco 0-3 a
tavolino ai neroverdi, che sul campo avevano impattato a reti bianche.
I fatti risalgono al 14 settembre, quando
al “Città degli Ulivi” si gioca la prima giornata di Eccellenza US Bitonto-Novoli. La gara termina 0-0, con i padroni di casa incapaci di sfruttare la
superiorità numerica per oltre 60′. Il risultato non viene omologato, perché i
leccesi presentano immediatamente ricorso contestando ai bitontini l’aver
schierato tra i pali il giovanissimo Alessandro Di Gioia, che in realtà non
doveva essere in campo causa la squalifica rimediata il 30 aprile 2014 quando
era in forza alla selezione juniores dell’Atletico Mola.
E, dopo un mese, il giudice sportivo
sancisce che Di Gioia non poteva essere schierato e, conseguentemente, «accoglie il reclamo
dell’A.S.D. NOVOLI e, per l’effetto, di comminare ex art. 17 comma 5 C.G.S.
all’U.S. BITONTO la sanzione sportiva della perdita della gara con il risultato
di 0 – 3 in favore dell’ A.S.D. NOVOLI».
La sconfitta aggrava ancora di più la
classifica dei ragazzi di Muzio di Venere, che con 4 punti in cascina (1
vittoria, 1 pareggio e 3 sconfitte) sono impelagati ancora di più nella lotta
per non retrocedere, e rende ancora più importanti le prossime due partite con
Galatina (trasferta, domenica alle 15.30) e Hellas Taranto (in casa, domenica
26 alle 14.30). Due scontri diretti da non fallire.
«La giustizia sportiva – commenta
il patron Francesco Paolo Noviello – a volte lascia perplessi. Siamo
convinti della nostra tesi ma ora non bisogna pensarci più e andare avanti.
Purtroppo abbiamo tutti contro ma siamo leoni e sappiamo difenderci».
Il riferimento del presidente è per
alcune decisioni arbitrali che, a suo dire, avrebbero penalizzato i neroverdi.
«Noi pagheremo sempre le colpe antiche – prosegue Noviello – ed ecco
perché in ogni partita dobbiamo dare sempre il 101%. Mai nessuno ci regalerà
niente ma questo non deve essere un alibi ma solo una variabile negativa
costante».