Dal campo comunale di Aradeo, scorbutico così come i padroni di casa salentini e per lo più in terra battuta, il Bitonto ha tre cose da celebrare.
La prima sono i tre punti, pesantissimi perché finalmente colti in trasferta (terzo acuto lontano da casa dopo Molfetta e Galatina, e riacciuffati dopo tre mesi e mezzo), e che tornano a fare capolino dopo due pareggi consecutivi che avevano allontanato i neroverdi dalla vetta della classifica, adesso distante soltanto un punto.
La seconda è Matteo Camasta, ma non è una novità. È suo il guizzo decisivo a fine primo tempo che ha sbloccato il punteggio e regalato il sorriso ai suoi. È il secondo acuto in Campionato dopo la capocciata contro il Vieste, ma un’ennesima prestazione da guardiano della difesa – imbattuta tre volte nelle ultime cinque gare – e da uno dei migliori difensori della serie A pugliese.
Alzi chi la mano chi ricorda una sua gara sottotono quest’anno.
La terza è Paride Addario, su cui abbiamo raccontato altre volte le parate leggendarie e feline. E lo è stato anche ieri in Salento. Una saracinesca, con tanto di rigore parato e due interventi difficili da spiegare perché fuori dalla portata di un portiere qualunque. Ma lui, non essendolo, gioca una stagione a parte. Se il Bitonto è quasi in cima in una Eccellenza incertissima ed equilibratissima, il 70 per cento è roba sua.
Si torna a godere nella città dell’olivo, allora. Al termine di una partita per nulla semplice, a tratti complicata e scorbutica, contro una squadra, quella allenata da Salvatore Nobile, con un disperato bisogno di punti.
Il Bitonto, un po’ incerottato con le assenze di Bonasia, Caprioli e un Rana non in perfette condizioni, ha un approccio migliore e gioca i primi 25′ collezionando importanti occasioni da rete.
Due capocciate di Manzari che danno soltanto l’illusione del bersaglio grosso, e una conclusione da fuori di De Santis che esce di un nulla.
A questo punto, a metà frazione, i ritmi scendono ma gli ospiti sembrano controllare agevolmente la situazione in un primo tempo che sembra destinato a terminare con il punteggio a occhiali.
Ma al 43′, dopo un interminabile batti e ribatti in area, Camasta ci mette il piedino e batte Antonica. Ed è poi Addario a mantenere il punteggio con un intervento salvifico in pieno recupero.
Nella ripresa, i leoncelli hanno subito due occasioni per il colpo del ko, ma gridano alla sfortuna perché il tiro di Moscelli è stoppato sulla linea di porta.
Poi tutti zitti, perché è il portiere neroverde a prendersi le prime pagine dei giornali. Para un rigore che Cereseto calcia con forza inaudita, e concesso per (stupido) fallo di Terrevoli su Negro, e si ripete a una manciata di minuti dal termine in uscita bassa e disperata su Badji.
Finisce 0-1, e il colpo gobbo è compiuto. Ancora più godurioso visti i risultati delle dirette concorrenti Playoff. Il Bitonto ripiomba al secondo posto in classifica con 38 punti, uno in meno della battistrada Gallipoli, uno in più del Casarano, due dell’Avetrana e tre del Fasano.
Domenica, al “Città degli Ulivi” arriva il Galatina, ultimissimo con nove punti.