Continuità e tranquillità.
Sono le due parole/stati d’animo che un
rinfrancato US Bitonto cerca quest’oggi nel match casalingo contro l’Hellas
Taranto, valevole per la settima
giornata del campionato d’Eccellenza.
Continuità perché Modesto e compagni, dopo
il pareggio contro il Mola e il fondamentale successo contro il Galatina, cercano altri 3 punti per rafforzare la posizione in classifica (non certo
brillantissima), per mandare a – 4 i
tarantini, e per sfruttare un calendario domenicale favorevole, visto l’impegno
del Galatina nel derby contro il Nardò e del Locorotondo nell’altro scontro
salvezza a Casarano.
E continuità fa rima con tranquillità, che
i neroverdi hanno ritrovato con il ritorno di Muzio Di Venere, che ha cercato
di riportare convinzione, voglia di soffrire, di lottare e di sacrificio,
elementi decisivi per il triplete dello scorso anno, ma che con la breve
parentesi Onofrio Fino si erano forse perduti. E soprattutto chiedendo ai
“senatori” di responsabilizzarsi per trascinare la squadra.
E i tre punti di oggi sarebbero un’altra
iniezione di fiducia. E significherebbe sfatare il tabù del “Città degli
Ulivi”, dove i neroverdi hanno soltanto ottenuto 1 punto in 3 partite, e hanno
perso contro il Mola in Coppa Italia, e non vincono dal 11 maggio scorso,
quando hanno avuto la meglio sul Carapelle.
Avere la meglio dell’Hellas Taranto, però,
non sarà facile. I ragazzi guidati da mister Latartara sono reduci dal successo a domicilio contro l’Ascoli
Satriano di domenica scorsa e vorranno riscattare l’eliminazione di giovedì
dalla Coppa Italia.
«Non sarà una partita facile – avverte Di Venere – perché il Taranto ha giocatori di categoria e non vorrà
regalarci nulla. Dovremo giocare con grande intensità». E con la rosa al
completo, eccezion fatta per lo squalificato Terrone.
«Cerchiamo di dare continuità alle
precedenti uscite – è la speranza del patron Francesco Paolo Noviello – ma
soprattutto speriamo che la città inizi a essere piùù vicina alla squadra,
perché c’è sempre rammarico per un clima di indifferenza e perché nessuno ci
sostiene. L’eccellenza è un lusso in questo momento, ma si chiede di andare in
serie D vivendo però come se fossimo in Prima categoria».
Calcio di inizio alle 14.30. Arbitra il signor Alessandro Recchia di
Brindisi.