Il
momento clou di Us Bitonto-Cerignola è al minuto 94.
I
neroverdi sono avanti 2-1 e già assaporano la prima fuga della
stagione (+ 5 proprio sui foggiani e sull’Altamura), e il susseguente
titolo di campione d’inverno. Accade, però, che all’ultimo
sussulto del match, un calcio d’angolo per i gialloblu, Russo trova
la zuccata che significa pareggio.
Forse
giusto, visto l’andamento dell’intera partita. E che lascia l’amaro
in bocca ai leoncelli, due volte in vantaggio e per entrambe le volte
incapaci di mantenerlo. Ma, soprattutto, non abbastanza letali nel
mandare gli avversari definitivamente ko una volta rimasti in dieci
uomini.
Un
punto guadagnato o due punti persi? Sicuramente più la seconda
opzione, anche se il Cerignola ha dimostrato di essere una squadra
fortissima, soprattutto dal centrocampo in su.
Quel
che è certo è che ieri gli oltre 1.000 spettatori che assiepavano
il “Città degli Ulivi” hanno visto una partita tra due compagini
che con merito si stanno giocando la serie D.
Primo
tempo ad appannaggio dei foggiani, che dal 20′ in poi si sono fatti
preferire sfruttando la propria superiorità fisica a centrocampo.
Nella
ripresa, poi, è uscito il Bitonto, che ha alzato il baricentro e ha
creato più grattacapi agli avversari, ma recrimina – e non poco –
per le occasioni fallite da Lorusso e Turitto in superiorità
numerica. E che adesso avrebbero potuto farci raccontare un’altra
partita.
La
fuga non c’è stata, è vero, ma la classifica dice che i neroverdirestano lassù davanti a tutti. Che sono la squadra che ha vinto più
di tutte. Quelli che hanno subito meno gol. E dice anche che non
perdono da 13 partite, in cui hanno totalizzato 33 punti su 39.
La
partita. Per
l’ultima sfida casalinga del 2016, mister Pasquale De Candia ha tutti
a disposizione e manda in campo i migliori. Longo; Campanella,
Cantatore, Elia; Turitto, De Santis, Capriati, Bonasia; Zotti;
Manzari, Albrizio.
Già
dai primi minuti, si capisce che sarà una partita vera. E all’8′
arriva la conferma. Punizione velenosa di Zotti, Marinaro manda sul
palo ma la sfera resta lì e Manzari è il più svelto a spedirla in
rete. Ottavo gol in Campionato (13esimo stagionale) per l’ex
attaccante di Trani e Locorotondo.
Il
Cerignola, però, è squadra assai esperta e non si scompone.
Lentamente ma progressivamente prende il controllo del match,
soprattutto a centrocampo dove Pollidori e Marinaro giganteggiano.
Longo, però, è uno spettatore non pagante anche perché il Bitonto,
con il raggio di azione molto basso, chiude bene tutti gli spazi.
A
fine tempo, però, arriva il pareggio con Di Rito, che di testa
corona al meglio un’azione prolungata dei suoi.
Nella
ripresa, il Bitonto è più coraggioso, alza il baricentro, pressa
meglio i portatori di palla avversari, e si fa preferire ai
gialloblù.
I
portieri sono sempre inoperosi, per carità, e c’è solo da segnalare
un gol annullato per fuorigioco ad Albrizio.
Il
sussulto importante è al 20′. Manzari viene steso in area da Ciano.
Per l’arbitro, l’impronunciabile ma sempre attento signor Senthuran
Lingamoorthy di Genova, non solo c’è calcio rigore ma anche
l’espulsione del centrale difensivo cerignolano.
Zotti
non sbaglia e segna la decima rete stagionale.
Per
la capolista, adesso sembra davvero essere tutto in discesa,
nonostante il direttore di gara faccia rientrare anzitempo negli
spogliatoi anche il mister neroverde, reo di aver protestato troppo.
Purtroppo, però, prima Lorusso (praticamente sottoporta) e poi
Turitto (tiro debole deviato da Marinaro) non siglano il colpo del
ko. E Il Cerignola, pugile ferito ma non morto, beffa tutti al 94′,
festeggiando con i suoi 500 tifosi come se avessero vinto. E poco
male che restano persino in nove per l’espulsione di Cappellari per
somma di ammonizioni. Ormai il dato era tratto.
Il
match dell’anno finisce 2-2, ma chi deve mangiare un boccone
amarissimo sono i neroverdi. Lo devono fare in fretta, però, perché
domenica si va a Galatina per l’ultima fermata del girone d’andata.
Guai
a mollare di un centimetro.
Le
pagelle. Longo
sv; Campanella 6,5, Cantatore 7, Elia 6,5; Turitto 5,5; De Santis 6,5
(Lorusso sv), Capriati
7,5 (il
giovane centrocampista cresce di partita in partita e ieri, tra
giganti come Marinaro e Pollidori, si è fatto valere senza paura.
Coraggioso), Bonasia 6; Zotti 6,5; Manzari 7,5 (Modesto sv), Albrizio
5.