Sul
campo, è la Virtus Francavilla ad avere la meglio con un gollonzo di
Villa a finir di primo tempo e a continuare la sua corsa solitaria in
vetta alla classifica.
Fuori
dal rettangolo di gioco, scoppia la rabbia dell’Us Bitonto, che ha
già predisposto un ricorso alla procura federale contro il primo
assistente dell’arbitro Pierpaolo Loffredo, reo di aver avuto
atteggiamenti minacciosi dapprima nei confronti di Modesto e poi
dell’intera panchina.
La
partita.Dinanzi alla prima della classe, Muzio Di Venere schiera la
formazione attesa alla vigilia: Moschetto; Naglieri, Campanella,
Bonasia, Daddario; Sangirardi, Caringella, Giallonardo; Modesto,
Roselli e Terrone. Anche
i brindisini di mister Calabro rispondono con un 4-3-3.
Nonostante
moduli all’apparenza offensivi, la partita è spenta. Il Francavilla
prova a fare la partita, ma il Bitonto non ha certamente brodo nelle
vene e ribatte colpo su colpo. Anzi, sono i neroverdi a sorprendere:
pressing alto, squadra corta e ben messa in campo, controllo agevole
del centrocampo.
E
a recriminare un rigore all’11’, quando uno scatenato Modesto viene
atterrato in area, ma per il direttore di gara di Torino (no, non è
un errore, ieri l’arbitro era davvero del profondo Nord) non c’è
nulla e anzi il capitano è da ammonire per simulazione.
Poi
solo torpore, gioco maschio, contrasti duri (alla fine saranno ben 9
i cartellini gialli, di cui 6 soltanto dei padroni di casa) e pochi,
pochissimi tiri. A svegliare il “Città degli Ulivi” ci pensaBricca poco dopo la mezz’ora, che costringe Moschetto all’angolo dopo
un’azione sviluppata da calcio d’angolo.
Al
40′ è Roselli, invece, a tentare la via della rete con una punizione
dai 20 metri tutt’altro che precisa.
A
un minuto dal thè caldo, è Villa a trovare il vantaggio con una
punizione velenosa dalla sinistra. Palla insidiosa, nessuno ci arriva
e Moschetto è battuto. Si va al riposo sullo 0 – 1.
Nella
ripresa, il Bitonto si presenta a testa bassa e prova a stringere
d’assedio una squadra che non prendeva gol da oltre 900′. La buona
volontà c’è, ma i tiri scarseggiano anche perché Terrone è
lasciato solo solingo in mezzo ai centrali della difesa brindisina, e
nulla cambia con l’ingresso di Chisena e Ventura.
Il
Francavilla, dal canto suo, fa il compitino e si limita a dare
segnali di presenza con qualche contropiede non sfruttato da Villa.
Troppo poco per chi comanda la classifica.
Nel
frattempo, l’arbitro continua a far parlare di sé. Negativamente.
C’è
lavoro anche per Iurlo, che al 44′ intercetta in bello stile la bomba
da fuori di Mastrolonardo. L’ultimo (o il primo, fate voi) tentativo
dei neroverdi di riaddrizzare una partita che doveva finire
diversamente. Perché il Bitonto ha dimostrato di valere il
Francavilla. Ma deve masticare amaro, ancora. Per la
seconda volta consecutiva, la quarta in casa, la decima stagionale.
La classifica, però, è ancora sorridente, perché la zona playout è
lontana ancora 5 punti.
Domenica
altra sfida difficilissima. Arriva il Vieste, terza forza del
campionato. Da affrontare senza gli squalificati Naglieri, Bonasia,
Campanella e Modesto.
Negli
spogliatoi.L’amarezza
si legge nello sguardo di Muzio Di Venere. «Ho
visto una gran bella squadra – dice
– ed
è stata la mia. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi, per come
hanno interpretato la gara. L’arbitraggio? È sempre la solita
storia, viene a distruggere le squadre di casa».
Le
pagelle.Moschetto
6; Naglieri 6, Bonasia 7, Campanella 7, Daddario 6 (Chisena sv);
Sangirardi 6,5, Caringella 6, Giallonardo 6; Modesto 6 (Ventura sv),
Roselli 6 (Mastrolonardo 6), Terrone 6.
Il
reclamo.Al
termine della partita, la società neroverde ha allegato al referto
arbitrale la denuncia contro il comportamento del primo assistente
dell’arbitro.
«La
società –si legge nel reclamo –esprime tutto il proprio rammarico e dispiacere, per gli incresciosi
e intollerabili episodi di violenza verbale, di cui si è reso
protagonista l’assistente di gara, nei confronti dei tesserati della
società stessa. Assistente di gara che ha dapprima redarguito con
parole e toni inadeguati ad una conversazione in ambito calcistico,
il capitano Vincenzo Modesto, proferendo nei suoi confronti le
seguenti parole al minuto 28 del p.t. ” Se non ti allontani, ti
spacco la bandierina in testa. Non pensare che l’arbitro è di
Torino. Io capisco perfettamente il vostro dialetto barese, stai
zitto”. Si è poi reso protagonista del medesimo atteggiamento
arrogante e minaccioso, nei confronti dei tesserati U.S. Bitonto
1921, presenti in panchina, riferendosi a loro con “Io capisco
il dialetto barese, state zitti o vi butto tutti fuori”».