Da qualche giorno, infatti, è nato “Nucleo
compatto Bitonto 2013”, il nuovo gruppo ultras che, da domani a Barletta contro
la Real Bat, non farà mancare il supporto e la vicinanza all’U.S. Bitonto,
capolista del campionato di Promozione.
I “nuovi arrivati” (anche se in realtà tali non
sono), dimostrano di avere le idee chiare: «NCB13 nasce dall’uguaglianza di mentalità e di
pensiero di alcuni ex-Nazgul (ecco il significato della parola ”nucleo”) che
hanno militato nel gruppo “Quei Vecchi Ultras…del 1921” fino al 30 ottobre
2013. Questa scelta è stata difficile ma indispensabile e di certo la voglia di
cooperare tra di noi di certo non mancherà sia per il bene della città che per
i colori che portiamo sempre con noi. Gli NCB13 non hanno nessuna ideologia
politica e non sostengono nessuna forma di razzismo. Hanno cuore, mentalità,
coerenza, lealtà e rispetto per tutti. Come simbolo del gruppo è stato scelto
un cerchio bianco con una fascia nera ed una verde e al centro la faccia di un
leone con le fauci aperte. La nostra “forza” sarà la compattezza e l’unione che
ci permetterà di raggiungere ottimi risultati, con la speranza, un giorno, di
ritrovarci a calcare palcoscenici che ci appartengono».
Nessuna
rivalità, dunque, con lo storico gruppo “Quei vecchi ultras… del 1921”, e anzi
unione in nome del tifo neroverde. Come scrivono gli stessi ultras: «I “Quei Vecchi Ultras…del 1921”, nell’apprendere della
nascita di un nuovo gruppo ultras bitontino, salutano il “Nucleo compatto
Bitonto 2013” con il rispetto e l’amicizia che ci ha contraddistinti in questi
anni, al fine di una proficua cooperazione per il bene della città e dei colori
nero-verdi che portiamo sempre con noi». Gli stessi supporter, poi, annunciano
che «ci sposteremo nella parte sinistra
della tribuna del “Città degli Ulivi” dalla prossima gara casalinga, con
l’intento di dare più spazio di crescita al “Nucleo Compatto Bitonto 2013” e
nella speranza di poter un giorno tutti quanti ritrovarci ad incitare i
leoncelli dalla tanto agognata curva».
I tifosi storici, allora, si muovono e si
mobilitano. Speriamo che con loro lo faccia la città tutta.