La stagione agonistica della Bitonto pallonara sta avendo il suo corollario con i playoff d’Eccellenza (fase interregionale) che vedono l’Omnia all’inseguimento del sogno chiamato Serie D. La più giovane delle due compagini calcistiche locali “seniores” si è già sbarazzata della concorrenza pugliese, nel post season, ed ora se la sta vedendo con i lucani della Soccer Lagonegro per continuare ad inseguire la tanto ambita Quarta Serie… Tuttavia, la nostra città e tanti nostri concittadini si sono già messi abbondantemente in mostra nell’Eccellenza 2017-2018 e, a prescindere da come andranno a finire i playoff omniani, ci sono state performance che nessuno potrà più cancellare. Questa mini-rubrica “in sei atti” intende proprio esaltare (e ringraziarli per aver onorato il nome della Bitonto sportiva) le gesta di alcuni dei maggiori protagonisti nostrani nel massimo Campionato regionale di calcio: profeti in patria e non… Dopo aver intervistato il difensore “tranese” Luigi Monopoli, con un passo molto breve siamo passati al suo allenatore-mentore delle ultime stagioni, Massimo Pizzulli. Il buon Massimo non ha davvero bisogno di presentazioni, la sua carriera agonistica parla da sé… Buona lettura!
1) Ciao Massimo. Che voto finale dai alla stagione del tuo Trani?
“9”
2) Analizza sinteticamente la finale di Firenze contro il St. Georgen. Cosa è mancato in Toscana per vincere quella Coppa Italia Dilettanti che ormai è diventata una costante nella tua carriera di allenatore…?
“È mancato il cinismo nei primi 20 minuti quando, pur dominando, abbiamo sprecato troppo in zona-gol e nella scelta dell’ultimo passaggio. Stessa cosa nei primi 30 minuti della ripresa. E le finali vengono vinte da chi segna… Da allenatore, ho adesso in bacheca due Coppe regionali con due finalissime nazionali perse…”
3) Le partite entusiasmanti dei tuoi ragazzi sono state tante, quest’anno; ma se ti chiedo qual è stato, secondo te, il vostro “capolavoro tattico”, cosa mi rispondi?
“La finale di Monopoli contro il Fasano. Per vincere contro quella corazzata bisognava fare la partita perfetta e così è stato”
4) Adesso spostiamo l’obiettivo verso il futuro. È risaputo che a Trani non è stata sempre ottimale la situazione societaria, in questi mesi. Che aria tira in città dopo Firenze? La D sfiorata, secondo te, farà da traino in vista della prossima stagione, attirando nuovi investitori sinceramente interessati alla causa biancazzurra?
“Abbiamo attirato l’attenzione di tanta gente interessata al calcio tranese, della stessa città e non. La possibilità di un’eventuale ripescaggio e, soprattutto, l’entusiasmo di un tifo ritrovato dopo anni di delusioni potrebbero finalmente permettere a questa società di avere una solidità forse perduta per troppo tempo. Compresa l’annata in corso”
5) E Massimo Pizzulli, oggi, quanto lontano è da Trani? Città e squadra ti adorano…
“Quello che più conta per me, adesso, è che Trani ritrovi una serenità societaria, il resto non conta”
6) Gli addetti ai lavori sanno bene che più di una volta in carriera ti è capitato di allenare in contesti delicati… Lavorare perennemente “in trincea”, gettando all’occorrenza il proverbiale cuore oltre l’ostacolo, ti esalta? Per te, cosa conta davvero quando accetti una panchina, magari prestigiosa, ma in condizioni di work in progress?
“Quando accetto certe sfide, cerco di creare un gruppo di veri uomini prima di tutto e poi di bravi calciatori. Ma ciò che a me piace di più è dare alla mia squadra un’identità, che a mio modo di vedere permette di andare ogni qualsiasi difficoltà”
7) Da sportivo bitontino, come giudichi la stagione 2017-2018 di US e Omnia, tue avversarie in Eccellenza? I neroverdi sono stati a lungo in testa alla classifica di Campionato, i cugini più giovani si stanno giocando alla grande le loro chance di promozione alla fase interregionale dei playoff.
“Entrambe hanno fatto una stagione positiva ma, osservando l’andamento del Campionato, da addetto ai lavori, il Bitonto ha letteralmente dilapidato una grande opportunità… L’Omnia, invece, pur sempre fuori dalla zona playoff, ha avuto il suo miglior momento quando gli altri sono entrati in difficoltà e meritatamente si è aggiudicata la possibilità di disputare i playoff. D’altronde, gli investimenti complessivi sostenuti erano stati importanti”
8) Di recente, il Direttore Generale dell’US Bitonto, Vincenzo Cariello, ha dichiarato: “Se si vuol fare qualcosa di importante per davvero, la cosa ideale sarebbe unire le forze”. Qual è la tua opinione in merito? Sei un navigato uomo di calcio, hai vestito la casacca neroverde ed hai amici da una parte e dall’altra. Chi meglio di te può dire la sua per il bene del calcio cittadino…?
“Possibilità di fusione o no – che in questo momento non mi coinvolgono in prima persona – Bitonto, visti anche gli investimenti fatti da entrambe le società, meriterebbe grandi palcoscenici da conquistare non in modo parallelo, ma facendo convergere ogni interesse. Di sicuro, avendo giocato con la maglia della mia città ed essendo tuttora un sostenitore del calcio bitontino, vorrei vedere la mia città più in alto possibile. E, probabilmente, ciò potrebbe avvenire più in fretta unendo le forze”
9) Torniamo all’esaltante esperienza tranese. A nessun trainer del mondo piace parlare dei singoli, ma se dovessi consigliare un tuo giocatore allenato quest’anno ad una squadra professionistica, quale nome faresti senza esitazioni?
“Elogiare tutto il gruppo è il minimo, dopo una stagione del genere dove ci si è letteralmente superati… Tuttavia, le prestazioni dell’‘under’ Arena, di Faccini e di Monopoli penso siano state da categoria superiore”
10) Chiudiamo con la domanda che uno dei tuoi soldati più fedeli, nonché giovane concittadino, ha preparato per te. Luigi Monopoli: “Ciao mister! Qual è stata la nostra prestazione che ti ha regalato le emozioni più grandi?”.
“Quella di Licata, davanti a 4000 persone che ci tifavano contro, in un ambiente molto caldo ed al cospetto di una delle migliori squadre viste in questa stagione. Il passaggio di turno è stato grandioso, anche perché tutti ci davano per spacciati…”