Solitamente, nella vita di tutti i giorni come nello sport – che, nel caso del protagonista in questione, coincidono perfettamente ormai da anni – il raccolto rispecchia la semina e, a quanto pare, Nicola Caldarola è stato sempre molto bravo a spargere i semi delle sue competenze, dei rapporti interpersonali, della sua passione più grande: il calcio.
Signore dai piedi nobilissimi e dall’andatura flemmatica, in campo, ed esploratore del pallone come pochi dalle nostre parti, una volta appese le scarpette al chiodo, Nicola ha compiuto nel 2023 il primo di una serie di grandi passi professionali che, gli auguriamo con il cuore, possano accompagnarlo da Bitonto verso i massimi lidi calcistici d’Italia (passando dalla Campania) nei prossimi decenni.
In estate, una telefonata inaspettata del direttore Andrea Innocenti, scopritore di talenti di fama internazionale accasatosi da poco al Benevento Calcio in qualità di Responsabile dell’Area Scouting: Che fai, te vieni con me?
Sull’allettante piatto di un professionismo tutt’altro che improvvisato, la collaborazione nel Team Scouting giallorosso con un occhio attento anche sul Settore Giovanile, primo amore indiscusso del nostro concittadino. In pratica, risposa negativa non prevista per alcuna ragione al mondo, benché gli fossero già arrivate un po’ di chiamate “importanti”; il blasone degli Stregoni del Sannio ha però fatto la differenza, così le altre proposte sono slittate educatamente in secondo piano (Una realtà calcistica impeccabile, ultra-professionale, che con la Serie C c’entra molto poco, ipse dixit).
Oggi Nicola gira il Sud come un forsennato alla ricerca di profili che possano puntellare il mercato della società beneventana, con priorità verso la Prima Squadra e con empatia/sinergia nei confronti dei colleghi della cantera, come si accennava poc’anzi, àmbito in cui si lavora egregiamente a quelle latitudini. Il suo lavoro si concentra sui campi di B, C e D del Meridione d’Italia per poi riportare al direttore Innocenti le immancabili relazioni, sulla base di un continuo confronto tecnico.
Nonostante l’approdo in punta di piedi nel calcio che conta, con merito e legittimo orgoglio (lo stesso che sarebbe stato esternato in ogni modo da papà Francesco, da sempre primo tifoso dell’amatissimo figliuolo, che da circa un anno ha un angelo in più dalla sua parte…), Nicola Caldarola non dimentica assolutamente gli amici e l’ambiente calcistico che gli hanno permesso di spiccare il volo tra i “Pro”: “È stato doloroso salutare il mio Bitonto dopo sei lunghi, emozionanti e intensi anni, ma l’ho fatto lasciando il cuore qui. Continuerò a sostenere questi colori e gli amici di sempre, che non finirò mai di ringraziare, dal presidente Antonello Orlino al direttore Leonardo Rubini, dallo staff del settore giovanile ad Antonio Bellavista. A tutti loro, fin dal primo momento, ho assicurato nelle mie possibilità la massima disponibilità ad aiutarli, umanamente e professionalmente. Questa sarà una stagione complicata per il Bitonto, ma sono fiducioso, il Leoncello riuscirà a spuntarla anche stavolta, raggiungendo la salvezza”.
I suoi piedini fatati regalavano in campo effetti speciali, agli occhi degli esteti del pallone, i modi gentili, le capacità e le conoscenze, ne siamo certi, continueranno a fare di Nicola Caldarola un mago nella scoperta di talenti da lanciare nell’universo-calcio.
Anzi, scusate, uno “stregone”…