La
forza sta tutta nei numeri.
Sei. Le partite consecutive in cui Pasquale Longo non subisce reti. 540′,
per intenderci. Più recupero. L’ultimo e l’unico a segnare al
giovane portierino neroverde è stato Gennaro Del Core, attaccante
dell’Altamura, l’11 settembre.
Cinque. Le vittorie dell’Us Bitonto nelle prime sette partite di Campionato,
di cui le ultime tre consecutive (Bisceglie, Avetrana e Taranto), e
sempre per 2-0.
Zero. Le reti dei neroverdi subite in trasferta tra Novoli, Otranto,
Avetrana e Taranto, e sono gli unici ancora immacolati lontani dallo
stadio amico. Certo, non si tratta di partite impossibili, ma gli
anni scorsi i leoncelli hanno dimostrato di soffrire proprio con le
compagini nettamente alla portata. Soprattutto su terreni, come
quello di ieri a Faggiano, con terra battuta, sabbia, fanghiglia.
Già,
ieri. Il secondo blitz consecutivo in terra tarantina porta la firma
di Christian Albrizio, uno dei gioielli acquistati nel mercato estivo
dal direttore sportivo Franco Sgrona, e che già ha confezionato tre
confettini stagionali.
Un 2-0
netto e inequivocabile che somiglia tanto a quello di Avetrana.
Maturato nella ripresa dopo un primo tempo difficile e tatticamente
bloccato, e non veniteci a dire che è solo un caso.
E poi
c’è Pasquale De Candia. Non è un numero, ma una certezza. In questo
primo mese e mezzo di stagione ha messo su un Bitonto chirurgico,
cinico, spietato, non spettacolare ma concreto che nulla lascia agli
avversari.
Guai,
però, a rilassarsi, perché il Campionato finisce ad aprile, e a
brevissimo gli impegni si faranno più difficili con un ciclo
terribile composto da Gallipoli, Barletta, Casarano, Vieste e
Cerignola.
La
partita. Dopo il piccolo
turnover di Coppa, il mister neroverde si affida all’usato sicuro e
all’11 “classico”: Longo; Campanella, Cantatore, Elia; Turitto,
De Santis, Capriati, Bonasia; Zotti; Manzari, Albrizio.
Il
primo tempo è davvero di una noia assoluta. L’unico sussulto è solo
quello del 2′, allorché
Bonasia,
staccando di testa su cross di Turitto, non riesce a esultare per
colpa di un salvataggio di un difensore sulla linea.
Anche
la ripresa non è uno spot per il calcio, ma arrivano i gol. Il primo
dopo 60”, quando Albrizio è bravo a mettere alle spalle di
Maraglino al termine di un’azione imbastita da Turitto.
Il
secondo all’8′. Calcio d’angolo, la sfera è troppo alta per Elia ma
non per l’ex attaccante del Trani che stacca imperiosamente e fulmina
l’estremo difensore di casa.
Il
colpo gobbo è compiuto, e anche Faggiano è espugnata.
Domenica
si ritorna al “Città
degli Ulivi”
per affrontare il Trani, ultimissimo e con grossi, grossissimi,
problemi societari.