L’uomo copertina di Bitonto-Avetrana, big match del 17 turno di Eccellenza, è senz’altro Gigi Rana, uno dei tre acquisti della banda neroverde nel mercato di riparazione.
Classe ed esperienza da vendere quella del 31enne attaccante dal passato glorioso anche in serie B, che ieri ha giocato e segnato come fanno i bomber di razza.
Quelli che magari non si vedono per lunghi tratti di partita, che prendi anche di mira, ma che salgono in cattedra quando devono.
E anche per due volte. In due modi diversi. Di forza di bravura nella prima occasione, a fil di sirena, e con il punteggio che vedeva avanti i tarantini.
Di classe e di potenza nella seconda circostanza, fulminando il non eccelso portiere avversario e mandando in visibilio un “Città degli Ulivi” che pullulava di tifosi (sicuramente 1.500 tifosi presenti, ha funzionato eccome l’idea del direttore generale Vincenzo Cariello). E marcatura che ha spezzato il match, chiuso poi dal tris di Michele Piperis.
Ma al di là del risultato, il successo dei leoncelli (è il decimo in Campionato, più di tutti, ottavo e pure consecutivo tra le mura amiche, dove non si perde da ben 22 partite, 16 mesi per intenderci) è meritato, sia se lo si guarda per la qualità messa in campo, che per la quantità.
Contro la sorpresona della serie A pugliese, seconda in classifica, imbattuta da 16 domeniche e andata pure in vantaggio dopo neanche dieci giri di orologio, il Bitonto non si è perso d’animo, ha iniziato a fare quello che sa fare, seppur nel primo tempo con un ritmo un po’ lento e compassato, con giro palla prevedibile e sterile. E sfruttando poco le fasce, soprattutto quella dell’anguilla Terrevoli. E affidandosi un po’ troppo spesso ai lanci lunghi.
Il pareggio, perciò, arrivato nel recupero del primo tempo, è stata una panacea psicologica fondamentale. Diventata letale nella ripresa, dove l’Avetrana è colata a picco.
Tre punti fondamentali per la banda Zinfollino, dopo un punto nelle ultime due partite, per giunta colti contro una diretta avversaria, e che consentono alla capolista di restare tale.
P.S= Leggendo i tabellini si trovano ben otto ammoniti e un espulso (Elia, senza un perchè). Ebbene, state tranquilli. Non è stata una gara violenta, è solo che l’arbitro, Totaro di Lecce, ha voluto fare una mattanza.
La partita. Nello scontro al vertice, fatta eccezione per lo squalificato Camasta, il Bitonto è al gran completo e si affida ad Addario; Pagone, Aprile, Elia; Terrevoli, De Santis, Caprioli, Bonasia; Moscelli; Manzari, Rana.
L’inizio di match sorride all’Avetrana, che all’8′ esulta. I neroverdi perdono malamente palla sulla propria trequarti, il più bravo è Richella che da fuori fulmina Addario.
Bonasia e compagni riorganizzano subito testa e idee, stazionano stabilmente nella metàcampo avversaria, ma raramente si rendono pericolosi dalle parti di Petranca, anche perché gli errori negli ultimi 16 metri non sono cosa rara.
E poi Caprioli fa gioco ma a volte nel deserto, Moscelli non è molto mobile, e Rana si fa anticipare non poche volte dagli arcigni difensori biancorossi.
Ma quando tutti pensano che il primo tempo sia finito, ecco che il Bitonto colpisce. Bell’azione in velocità sull’asse Moscelli-Manzari, palla a centro area dove Rana è bravissimo prima a girarsi, poi a difendere palla e quindi a scaricare alle spalle del portiere ospite. Secondo acuto all’ombra dell’olivo per l’attaccante, e all’intervallo è punteggio in equilibrio.
Nella ripresa, bastano tre minuti all’ex attaccante di Bari, Altamura, Gravina e Barletta per ripetersi. Azione prolungata della capolista, la sfera arriva sui suoi piedi e all’improvviso parte una sassata che gela Petranca, che neanche vede la palla partire.
Pubblico in goduria, e Rana tocca quota tre con la casacca neroverde.
Il match è ribaltato ma il tema tattico non è mutato, con i leoncelli sempre protesi in avanti e pronti a difendere quando è necessario.
A metà ripresa, ecco calare il tris con Piperis che di piatto sul primo palo non lascia scampo all’estremo difensore tarantino. Anche per il centrocampista è il terzo goal stagionale, dopo quelli all’Aradeo e Fasano.
La contesa finisce in anticipo, praticamente. Continua a divertirsi soltanto l’arbitro, che ammonisce chiunque senza criterio, e manda anzitempo Elia a fare la doccia a una manciata di minuti dal termine.
Nessuno può rovinare il bagno di folla sotto la tribuna. Il Bitonto guarda tutti da lassù con 33 punti, uno in più del Gallipoli, due avanti al Fasano, tre sopra il Casarano, quattro sull’Avetrana.
E domenica tappa numero 18. Trasferta delicata sul campo del Barletta, in piena zona playout. Un derby che promette scintille…
Le pagelle. Addario 6; Pagone 6, Aprile 6,5, Elia 6; Terrevoli 5,5, Caprioli 7 (Sisalli sv), De Santis 6 (Piperis 6), Bonasia 6; Moscelli 5,5 (Modesto sv), Manzari 6,5, Rana 7,5 – Micidiale e letale come devono essere gli attaccanti. Apparso anche in ripresa sul piano fisico. Determinante – (Terrone sv).