L’U.S. Bitonto di questo periodo è come una Red Bull (o Mercedes visto l’inizio di questa stagione di Formula Uno) che dopo ¾ di campionato a tutta, condotto a suon di record e vittorie, sembra aver finito la benzina proprio sul più bello. Accusa perciò ripetute battute a vuoto ma “indolori” perché anche gli avversari si fanno male da soli.
Dopo le scoppole contro Altamura e Monte Sant’Angelo (con le presunti aggressioni al suo presidente a fine partita), la capolista chiude una settimana orribile impattando 1 – 1 sul campo (eufemismo chiamarlo così) del Gargano Calcio, quart’ultimo in classifica, dimostrando di essere in un periodo di profondo appagamento. Anche ieri, infatti, i ragazzi di mister di Venere hanno dimostrato di essere in uno stato di forma tutt’altro che soddisfacente: poca grinta, poco movimento senza palla, poco gioco, pochissimi tiri verso lo specchio della porta, e tanto nervosismo, con il terzo “rosso” consecutivo.
Tutti ingredienti visti anche ieri a Rodi Garganico, e poco importa se c’è da recriminare per due traverse (Bonasia prima e Sangirardi poi) perché la prestazione, con una squadra veramente alla portata, è stata negativa e preoccupante.
La partita. Non c’è soltanto Naglieri a disposizione di Muzio di Venere, rimpiazzato da Michele Roselli schierato sulla destra, con Bonasia a comporre insieme a Zaccaro (il migliore tra i neroverdi) la coppia centrale di difesa.
Pochi minuti per capire che in campo c’è il Bitonto abulico delle ultime apparizioni, che si rende pericoloso soltanto dopo 18′ con Bonasia che centra la traversa di testa su calcio di punizione di Nico Roselli. Due giri di orologio dopo, invece, è uno strepitoso Lattanzi a dire di no Orfeo a conclusione di una giocata di prestigio in collaborazione con Lupo. Ed è un calcio piazzato dell’eroe di Coppa Italia a sbloccare il risultato al 24′, complice una deviazione decisiva della barriera. Ma il vantaggio non sblocca la capolista, che anzi subisce il pareggio al 35′: mischia selvaggia in area, palla a Guerriero che infilza Lattanzi. Il Bitonto però potrebbe raddoppiare dopo un minuto, ma Terrone tutto solo davanti a Chfih sciupa dapprima calciando addosso all’estremo difensore di casa e poi spedendo fuori a porta vuota.
Il primo tempo è tutto qui.
Nella ripresa, il Bitonto non fa molto di più. Corre poco senza palla e crea pochissimi grattacapi a Chfih, tra l’altro non una saracinesca. Come dimostra al 16′, quando devia con più di qualche problema un tiro innocuo di Roselli da fuori. Poi, in pratica, non succede più nulla e neanche gli innesti di Capriati e Belviso danno la scossa alla capolista. Che resta in 10 all’88’ per una espulsione sciocca di Michele Roselli (ammonito prima per aver calciato la sfera contro la recinzione del campo ed espulso poi per proteste), e che in pieno recupero recrimina per la traversa colpita da Sangirardi con una botta da fuori area. Il successo sarebbe stato troppo per un Bitonto che non ha mai tirato in porta dall’interno dell’area di rigore. E che continua ad arrancare: un punto nelle ultime tre partite, un gol fatto e ben sei subiti, attaccanti a digiuno dal 9 marzo (gol di Capriati contro il Real Bat). Per fortuna, però, lo Sporting Altamura continua a sprecare occasioni su occasioni, impatta 0 – 0 a domicilio contro il Celle San Vito e resta a – 8 in classifica a cinque giornate dal termine del campionato. Si continua a sorridere, dunque: U.S. Bitonto 67 punti; Sporting Altamura 59; Cellamare 56; Corato 54; Monte Sant’Angelo 52.
E domenica, al “Città degli Ulivi” arriverà proprio il Corato, nella sfida di cartello della 30° giornata. Per vincere è necessario che il Bitonto si risvegli. E alla svelta.
Juniores. Si conclude con una pesante sconfitta (2 – 5) contro il Corato il campionato dell’under 18 neroverde. Partiti con ben altre ambizioni, gli juniores hanno dovuto fronteggiare una stagione piena di problemi (ben due i cambi di panchina subiti) e di ostacoli, concludendo la stagione al penultimo posto con soli 16 punti in cascina. Il girone, invece, è stato vinto dalla Nuova Andria, che accede così alla fase finale.