Bitonto
– Castellaneta è (innanzitutto) la partita del numero 1. Prima
vittoria in casa della stagione, primo gol in campionato per Michele
Piperis, primo acuto a domicilio per Loris Palazzo, prima gara senza
subire reti dal ritorno di Muzio Di Venere, prima volta che i
neroverdi segnano più di una rete al “Città degli Ulivi”.
È
poi quella dell’incredibile protesta degli ultras, in silenzio per tutti i 90′ e
che hanno parlato soltanto attraverso uno striscione in gradinata e
un manifesto affisso all’ingresso, con il quale hanno ricordato che
il patron Noviello «è
un menefreghista e così ignorante da non saper gestire la società»,e
che il Bitonto non può essere di giocatori come Roselli,
Mastrolonardo e Montrone, ma soltanto loro, degli ultras, «di
quelli che ogni domenica lasciano tutto e corrono allo stadio».
Il
silenzio – a quanto pare – dovrebbe proseguire anche domenica ad
Ascoli Satriano.
Così,
in questo clima surreale e inspiegabile, sul campo Modesto e compagni
hanno avuto la meglio 2 – 0 sul Castellaneta, conquistando tre
punti fondamentali in chiave morale, salvezza e classifica. Il
risultato, però, è l’unico sorriso di una contesa dai ritmi
sonnolenti, dai tanti errori, dalla scarsa qualità (specie degli
ospiti) e dalle poche, pochissime emozioni. Tutte
targate Bitonto, che ha meritato di vincere perché ha tentato di
farlo, di imporre gioco e manovra, di affacciarsi dalle parti
avversarie.
La
partita.
Privo ancora di Roselli e Mastrolonardo, con una rosa decimata e portato l’ultimo arrivo, Giallonardo, in panchina, mister Di
Venere è costretto a fare di necessità virtù per schierare la
formazione, optando per Moschetto tra i pali; Triozzi, Naglieri,
Bonasia e Daddario in difesa; Piperis, Sangirardi e Caringella a
centrocampo; Modesto a rifinire Terrone e Palazzo.
I
ritmi sono soporiferi fin dal fischio d’inizio, anche se il Bitonto
prova per lo meno ad attaccare, anche se a folate e senza continuità.
Al 27′, però, sblocca il risultato con Piperis, che batte Robertone
dopo una prolungata azione da calcio d’angolo.
Il
primo tempo è tutto qui. No, non è esagerazione.
Nella
ripresa, gol fallito di Palazzo in apertura a parte, accade ancora
meno. Il Castellaneta è non pervenuto, e il Bitonto prova a non far
addormentare i (pochi) tifosi presenti. Bel sussulto al 16′, quando
un caparbio Sangirardi serve a Palazzo che calcia di prima
intenzione, il portiere respinge sui piedi di Terrone che calcia a
botta sicura ma trova la respinta del difensore tarantino. Il gol è
soltanto rimandato: stupenda galoppata sulla fascia destra di
Triozzi, cross basso per Palazzo che colpisce di prima intenzione
mandando prima sul palo più lontano e poi, secondo l’arbitro e
l’assistente, in rete. A nulla valgono le vibranti proteste di
Antonicelli e compagni.
L’azione,
in effetti, è alquanto dubbia.
Siamo
al 18′, e la partita ha poco da dire, anche se c’è tempo per un
pallonetto di Terrone da fuori respinto da Robertone in angolo con un
colpo di reni (46′), e per la parata bello stile di Moschetto su
punizione da fuori di Martinucci.
2
– 0 al fischio finale e incubo “Città degli Ulivi”
esorcizzato, proprio nell’ultima gara casalinga del 2014. Piccole
soddisfazioni in attesa di tempi migliori. Quarta vittoria stagionale
e decimo posto in classifica, a quota 16 punti.
Domenica,
ad Ascoli Satriano, ultima gara del girone di andata e dell’anno.
E
sarà ancora uno scontro salvezza. Prima,
però, c’è da pensare al mercato.
Negli
spogliatoi.Muzio Di Venere sorride per il primo sigillo casalingo. «I
ragazzi – dice
– hanno
disputato una buona partita, creando anche buone occasioni da rete,
anche senza Roselli e Mastrolonardo. Sapevo che avrebbero reagito
dopo un periodo difficile in cui però non abbiamo fatto male. Adesso
tuffiamoci sul mercato, e poi penseremo a domenica, dove sarà
un’altra battaglia. Palazzo? Sta crescendo, io credo tantissimo in
lui e deve dimostrare tutto quello che vale». Il
patron Noviello, invece, risponde con sarcasmo alla protesta dei
tifosi: «Il
loro silenzio? A volte fa bene, e forse dovrebbero protestare contro
loro stessi».
Le
pagelle. Moschetto
6; Triozzi 7, Naglieri 7, Bonasia 7, Daddario 6,5, Piperis 6,5,
Sangirardi 7; Caringella 6; Modesto 5; Terrone 6, Palazzo 5,5.