Cursore di fascia instancabile o marcatore centrale implacabile, Vincenzo De Santis è stato un giocatore di sicuro affidamento.
Grande personalità in campo e collante vivente dello spogliatoio, ha lasciato un segno indelebile di simpatia ovunque abbia giocato (Bisceglie in serie C, la vetta).
Vincenzo ha sempre confessato che il calcio gli ha dato la possibilità di intraprendere la strada giusta dinanzi al bivio della vita. Una volta appesi gli scarpini al fatidico chiodo, ha continuato a vivere di pane e pallone.
Ed ha preso a divertirsi facendo il ds, mettendo insieme squadre ardite, scavando nei meandri del mercato, che conosce a menadito, e a compiere miracoli, come gli è capitato ad Andria, riportando la città fedele al Puer Apuliae nel calcio che conta.
Qualche giorno fa, poi, è arrivata la “laurea” presso il prestigioso corso di Coverciano organizzato dal Settore tecnico della Federazione Italiana Gioco Calcio per direttori sportivi.
Il ds dell’ambizioso Gravina – dove si sta facendo onore un altro nostro concittadino, colonna del calcio pugliese, specie giovanile: Franco Massari – ha avuto docenti di pregio, Ausilio e Sabatini a Paratici, Prade’, Faggiano, Bigon e Fusco, e sappiamo già che alla teoria abbinerà abilmente la pratica desunta dalla fatica nobile dei giorni passati a macinare chilometri e calpestare prati.
Buona avventura, amico Vincenzo!