Domenica scorsa, al centro sportivo
“Bellavista”, è andato in scena un omaggio e un elogio alla vita. Soprattutto
quando ti è sfuggita a soli 29 anni, in una mattinata qualsiasi di luglio, e per
di più sul posto sul lavoro.
Già, perché per l’Inter club “Peppino
Prisco”, Michele Vitariello, nerazzurro sfegatato, non ha salutato anzitempo
questo tempo e continua a vivere, come testimoniano le magliette “Michele vive”indossate durante il quadrangolare, e l’affetto incondizionato degli amici di
fede sportiva e di divertimenti più svariati.
Quadrangolare, allora. Nato proprio per
dare un sostegno alla famiglia del povero Michele, la cui moglie non ha un
lavoro e deve accudire un bimbo di un anno. E a lei è stato consegnato tutto
l’incasso del memorial.
Ad affrontarsi quattro squadre, con colori
niente affatto scelti a caso. Il nero e il blu per il tifo di una vita,
l’Inter; nero e verde rappresentano la nostra città; il bianco è la seconda
divisa della compagine di via Durini.
Ma non è tutto. Proprio perché Michele
vive, l’Inter Club ha fatto le cose in grande e, sempre domenica, ha dedicato
la propria saletta in sua memoria e ha
consegnato alla sua giovane ex compagna una targa ricordo.