La foto che vedete a corredo del pezzo può voler dire tutto e nulla.
Ritrae un uomo di sport che riceve un premio da un politico, ambedue sorridenti. Detto che la nostra ammirazione va al mondo rappresentato (egregiamente) dal primo piuttosto che a quello del secondo, raccontiamo.
A margine di un interessante convegno, che ha sviscerato ogni aspetto della pratica sportiva “fra cultura e civismo”, promosso dall’Associazione italiana arbitri, il Ministro dello Sport Luca Lotti ha premiato il vicepresidente della sezione barese Beppe De Pinto “per la brillante carriera in Serie A”, con le affettuose congratulazioni del Presidente Nicola Favia e di tutti gli associati.
Ecco, fin qui, l’intreccio di cronaca e burocrazia.
Poi, tutto quello che c’è dietro e dentro quell’istantanea.
Mille partite arbitrare con sentire equanime, una diuturna, costante, faticosa preparazione atletica sempre al top, una ferrea conoscenza dei principi basilari del ruolo, una ormai rara integrità morale, tutta una serie di sacrifici e di rinunce perfino sopra campi pulverulenti che hanno fatto del curriculum del bitontino un unicum nel settore.
Per questo, sconfinata è la stima nei confronti del nostro concittadino Beppe De Pinto, oggi maestro di giovani, promettenti e ambiziosi assistenti di linea.