Bitonto-Otrantoè una partita su cui spiccano quattro nomi su tutti.
Il
primo è quello del direttore di gara, il signor Daddato di Barletta,
che nel primo tempo ne combina davvero tante, cacciando senza
fronzoli il direttore sportivo Franco Sgrona, mister Pasquale De
Candia e anche il presidente Giordano. Tutti dalla panchina. Roba da
guinness dei primati, o quasi.
Il
secondo, in realtà, non è un nome. Sono gli ultras neroverdi, che
prima del fischio finale hanno mostrato uno striscione di assoluta
vicinanza alle vittime del terremoto, neve e valanga del Centro
Italia.
E poi,
ci sono loro. I gemelli del goal bitontino. Gennaro Manzari e Pietro
Zotti.
Che,
dopo aver messo ko il Molfetta domenica scorsa, non lasciano scampo
neanche ai salentini, caduti a picco nella ripresa.
Già,
perché dopo un buon primo tempo in cui però i tentativi della
vicecapolista sono andati a sbattere contro il muro eretto daCaroppo, nella ripresa non c’è storia. Il vantaggio è dell’ex
attaccante di Trani e Locorotondo, rapace come non mai su una palla
servita da Zotti e a toccare quota 12 in Campionato. E senza rigori.
Poi
entra in scena proprio la pasticceria “Zotti”, che chiude il
match con la specialità della casa (un calcio di punizione
imparabile sotto la traversa) e un calcio di rigore, trasformato con
la solita freddezza.
Per il
fantasista sono 13 i gol. Allora, 13+12=25. Sono loro la coppia gol
più prolifica della serie A pugliese 2016-2017.
Eccesso
di dipendenza? Può darsi, ma ieri è stato tutto il collettivo che è
piaciuto davvero, facendo vedere sprazzi di quel gioco ammirato a
ottobre e novembre. Le sgroppate sulla fascia di Bonasia e Turitto.
L’eleganza, in difesa, di Campanella. La quantità e i palloni rubati
da Capriati, classe ’97. Il grande cuore e l’attaccamento alla maglia
di Terrone, bravo a procurarsi il rigore che ha chiuso il match.
E poi
che dire di Modesto e Roselli, che in panchina dirigevano la squadra
dopo l’espulsione di De Candia e Sgrona?
Chiaro
il segnale: il Bitonto del presidente Tina Aluisio ha dimenticato
quel periodo di appannamento di fine anno e ha ripreso a marciare per
il sogno chiamato serie D. Certo, il Cerignola non sbaglia un colpo
(ieri blitz vincente a Noicattaro firmato Di Rito) e resta sempre tre
lunghezze avanti, ma dall’ombra dell’ulivo tutti ci credono
pienamente.
Nel
frattempo, si godono i numeri: 40 punti dopo 18 partite, con 12
vittorie, 4 pareggi, e due sconfitte. Secondo miglior attacco del
Campionato – 37 reti – e seconda miglior difesa, con 12 goal
subiti. Come il Casarano.
Ieri è
arrivata la seconda vittoria consecutiva di questo 2017, e in quel
domicilio inespugnabile dal 13 novembre, il dì del successo contro
il Noicattaro.
Ma
dove il Bitonto ha disputato, per uno strano scherzo del calendario,
soltanto 8 partite su 18.
Domenica
c’è la tappa numero 19. Trasferta insidiosa contro il Bisceglie, in
piena lotta per andare ai playoff e avversario sempre indigesto negli
ultimi anni.