In pienissima estate, l’anno scorso, un secondo dopo l’ufficialità del ripescaggio, il presidente Silvano Intini e l’amministratore delegato Matteo Caracciolo hanno subito pensato a lui per la primissima Stagione in serie A2. A colui che aveva vinto proprio, con 16 vittorie in 16 partite, proprio la suddetta categoria con il Fasano.
Michele Pannarale non ha avuto dubbi nell’accettare e il matrimonio è stato da fare in pochissimi attimi.
Come è andata, lo sanno tutti. Primo posto in Campionato, con relativo salto di categoria e conquista della Coppa Italia. In numeri, significa, 25 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta in 27 partite. Attacco più forte dell’intera categoria, con 194 reti e appena 26 incassate.
I numeri, però, non spiegano cosa è stato Michele Pannarale. Fin dal primissimo allenamento, lì sul campo in erba sintetica di via Togliatti, una persona garbata. Competente. Sicuro del fatto suo e delle convinzioni.
Un padre, all’occorrenza. Uno psicologo, quando è stato necessario.
Un vincente – lo dice la bacheca, sia chiaro – che ha inculcato la mentalità vincente a tutte e a tutti. Gioco a (massimo) due tocchi + scintille e bollicine.
Adesso, però, le strade tra la Polisportiva Bitonto e l’allenatore di Triggiano si dividono. A comunicarlo è stato lo stesso Pannarale su Facebook, seguito poi da una nota ufficiale della società neroverde.
“Un grazie particolare al presidente che ha sostenuto tutto ciò e soprattutto per aver pensato e creduto in me.
Grazie a tutti i dirigenti che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno.
Grazie al mio staff che ha condiviso con me, ogni attimo di questa fantastica stagione sopportandomi e supportandomi anche nei momenti difficili.
Grazie..Grazie..Grazie.. a tutte le vere protagoniste, nessuna esclusa, le NOSTRE RAGAZZE che da settembre hanno fatto parte di questa squadra.
Adesso Vola..,Vola Bitonto..ma soprattutto non smettere mai di SOGNARE e ricorda sempre di avere un SOGNO NEL CUORE per questa città.
GRAZIE. Sempre nel mio cuore”.