Sei reti (una delle quali davvero da vedere e rivedere), molte altre fallite per mancanza di cinismo o troppa presenza di altruismo, e numerose parate del portiere cosentino. E in più attenzione e concentrazione dall’inizio alla fine, ingredienti mancati contro il Team Scaletta. Il Bitonto, insomma, nella prima trasferta del 2021 – per nulla semplice, in casa del Cus Cosenza – non ha lasciato nulla al caso, si è messo lo smoking bianco e ha lanciato alle avversarie un altro guanto di sfida: per la corsa alla serie A, le leoncelle del patron Silvano Intini fanno sul serio. Ma questo lo sapevamo fin dall’inizio.
Ieri pomeriggio, insomma, si è visto ciò che si doveva vedere. Tanta, tantissima qualità in proprio tutti i fondamentali, voglia di surclassare le avversarie, e di vincere divertendosi. Che poi sono i diktat del condottiero in panchina Michele Pannarale, arrivato a 32 partite senza conoscere la parola sconfitta, tra Fasano e Bitonto. Di cui ben 31 sono stati successi.
La contesa, al “Palacus” di Arcavacata di Rende, allora, è stata monotona e semplice da raccontare. Polisportiva a ruggire, per nulla sdentata, e padrone di casa ad agire in contropiede, quando è stato possibile. A sbloccare il punteggio è stata Brenda Moreira (20 le marcature per lei), con un contropiede al fulmicotone, raddoppiato poi da Nancy Loth (un’altra prestazione da cuore e polmoni quella della bionda olandese) e da Alba Diaz. Tutto sull’asse, dunque, Brasile-Olanda e Spagna.
Nella ripresa, si servono i secondi piatti di una cena, a dir poco trimalcioniana, già imbandita nei primi 20′. I ritmi sono, forse, un po’ più lenti, ma c’è sempre da godere. Lo fa Cristina Caciorgna, per la seconda volta in Campionato, e soprattutto Grecia Fontela, il numero 10 neroverde. Sua la quinta marcatura e la sesta. Un colpo da biliardo che ha lasciato tutti senza parole: tiro al volo da fuori direttamente da calcio d’angolo, con coefficiente altissimo per la coordinazione. Uno squillo da vera fuoriclasse, insomma. In tema di squilli, poco prima, c’era stato l’unico del Cosenza, con bomber Maria Grazia Merante.
Sul 6-1, allora, arrivano i titoli di coda. E anche quelli del girone di andata, pesantemente condizionato dall’emergenza Covid 19.
La Polisportiva va al giro di boa con 22 punti, con sette vittorie e un pareggio. Terzo posto dietro la lepre Molfetta e il Taranto. Imbattuta insieme al Lamezia Terme. Prima per media punti. Ben 59 le reti realizzate e soltanto nove quelle subite.
Tra due giorni si torna in Calabria. C’è da recuperare la partita contro la Sangiovannese a San Giovanni in Fiore. Un’altra trasferta lunga contro una compagine alla disperata ricerca di punti. E con il dubbio Brenda Moreira, uscita zoppicando e piangendo dopo un durissimo scontro di gioco.