Termina la corsa
del Città di Bitonto calcio a 5, che
esce sconfitto nella semifinale playoff
del Campionato di Serie C2 – girone B: si interrompe ad Altamura il sogno
neroverde della C1, con il Pellegrino
Sport che prevale per 3-1. Ma
applausi ai bitontini, autori di una grandissima prestazione: è davvero mancata
solo la fortuna, ma non il valore. I ragazzi di mister Vito Cozzella, costretti
a vincere in virtù del peggior piazzamento in classifica, escono di scena a
testa altissima dopo aver lottato fino all’ultimo e tenuto botta, colpo su
colpo, ad un avversario costruito per vincere il campionato, onorando la maglia
e la città con una prestazione gagliarda, a tratti persino commovente per
impegno, sacrificio, coraggio, abnegazione, organizzazione tattica. Sono andati
ad Altamura e per larghi tratti del match hanno messo alle corde l’avversario.
E peccato per qualche valutazione arbitrale, specie nella prima frazione di
gioco, che hanno penalizzato oltremodo i bitontini, e che a conti fatti
incidono sul risultato finale.
La
partita. Out Chiapparino (pesante assenza nel
reparto arretrato), mister Vito Cozzellasi affida a Latilla in porta, Orlino basso di difesa, capitan Valerio e Bonasia sulle corsie, Lovasciopivot. Dalla panchina Verriello, Rubini, Rosati, De Ruvo, Santoruvo, Caldarola e Mastropasqua.
I bitontini, che hanno chiuso al quinto posto la regular season, sono costretti
a vincere sul campo del Pellegrino Sport per superare il turno.
Il piglio neroverde
sin da subito però è di squadra giunta ad Altamura con l’intenzione di provarci
per davvero. Difesa attenta, rapidità di manovra e di pensiero. Valerio con una
girata, deviata in corner, fa le prove generali per il vantaggio, che giunge al7’: il cacciabombardiere Lovascio scaglia dalla sinistra un
diagonale fulminante che folgora il portiere di casa Sardone, palla
nell’angolino basso e Città di Bitonto avanti 1-0.
Latilla è attento
su Giordano, ma poco dopo ghiotta è l’opportunità del raddoppio ospite, con
Bonasia che riceve bene da Lovascio ma scarica alto sopra la traversa. Al 9’ arriva il pari altamurano: azione da
rimessa laterale, distrazione difensiva e Giordano,
tutto solo, con una girata in area, trova l’1-1.
Il Città di Bitonto
preme. Diagonale di Lovascio da sinistra e palla di non molto lontana dallo
specchio; bellissimo scambio rapido tra Santoruvo, Orlino e Rubini ed
intervento prodigioso di Sardone; Santoruvo libera al tiro Orlino, conclusione
a lato; Rubini spreca una buona opportunità in contropiede.
La pressione
bitontina non viene premiata. Ed anzi, il Pellegrino Sport al 18’ passa in vantaggio: Montemurno
gestisce palla sulla trequarti, si libera al limite dell’area, trova in area Gramegna, sulla sinistra, tocco che supera
Latilla e 2-1.
Risultato
assolutamente bugiardo per quanto visto. Due distrazioni difensive, in una
prestazione fino a quel momento impeccabile, vengono pagate care dai bitontini.
Spunto di Rubini sulla sinistra, palla al centro al limite dell’area per
Santoruvo, conclusione alta.
Si arriva a ridosso
della chiusura del primo tempo è in questo momento che il match vive i suoi tre
minuti decisivi. Perché tre clamorose topiche arbitrali danneggiano oltremodo
la formazione neroverde.
29’:
arriva il 3-1 per i padroni di casa,
con Tancredi che beffa Latilla con
una conclusione leggermente deviata da Valerio, il quale alza la traiettoria,
rendendola imparabile per il numero uno bitontino. Ma l’azione è viziata dal
nettissimo fallo subito da Orlino, sulla corsia destra, da due avversari. La
coppia arbitrale Valentini – Tancredi non ravvisa la netta infrazione e lascia
continuare, spianando così la strada al tris altamurano.
Ma non è tutto,
perché nei successivi due minuti di recupero, con il bonus falli esaurito dal
Pellegrino Sport, i due arbitri baresi non sanzionano un incredibile fallo di
mani ed uno sgambetto ai danni di Lovascio, che sarebbero valsi il tiro libero
per i ragazzi di mister Cozzella, e la possibilità di andare al riposo restando
a distanza di sicurezza dagli avversari. Ed invece viene fischiata la fine del
primo tempo proprio sul fallo subito dal pivot bitontino. Tre errori gravi che
peseranno alla lunga sull’esito del match.
Ripresa. Il Città
di Bitonto va all’assalto disperato e getta davvero il cuore oltre l’ostacolo. Orlino
si gira bene al limite dell’area ma conclude debole a lato; Sardone respinge
una sassata su punizione di Lovascio; grandissima giocata di Orlino sulla
trequarti, che si libera con una veronica di un avversario e fa partire una
conclusione che coglie un palo clamoroso. Ghiotta soprattutto quest’ultima
chance per riaprire il match. Ottimo scambio pochi istanti dopo: Lovascio
imbuca per Rosati, che spalle alle porta scarica all’indietro per Orlino, tiro
che fa la barba al palo.
L’assedio bitontino
si placa un attimo, e il Pellegrino Sport sfiora il poker con Pestrichella,
Giordano e Gramegna, pericolosissimi con delle occasioni che non inquadrano lo
specchio davvero per questione di centimetri. Sardone, dal canto suo, continua
ad esaltarsi tra i pali, e respinge una velenosa punizione di Santoruvo e un
tiro libero di Lovascio, concesso per il sesto fallo murgiano.
Latilla tiene in
vita i bitontini, fermando per due volte sulla stessa azione Angelastro. Tre
minuti di recupero. Allontanati dalla panchina i due allenatori, Maremonti e
Cozzella. Il Città di Bitonto prova l’ultimo disperato tentativo per riaprire
il match e cercare un clamoroso pareggio, così da allungare la sfida almeno ai
supplementari. Ma Sardone si supera ancora su Lovascio, mentre Santoruvo
liberato solissimo davanti all’estremo difensore di casa, calcia di pochissimo
a lato. L’ultima occasione è di Bonasia, ma il risultato non cambia. Vince il
Pellegrino Sport Altamura per 3-1 e si ferma il sogno del Città di Bitonto: una
grande partita, a tratti persino dominata, non basta per andare avanti e
continuare il viaggio. Finisce l’avventura ma i bitontini escono a testa
altissima, dopo una stagione esaltante, partita bene, passata da una fase di
enorme difficoltà fisica e di risultati, e rilanciata da un girone di ritorno
sontuoso. L’avventura dei Cozzella boys termina qui ma la sconfitta ai playoff
non può assolutamente cancellare quanto di buono fatto quest’anno. Partita per
sorprendere, la formazione bitontina è riuscita giorno dopo giorno a costruire
qualcosa di importante, persino inatteso. E la partita di Altamura è l’ulteriore
dimostrazione di quanto sia in crescita il movimento futsal bitontino, e di
come, con basi solide poste in queste due stagioni, il futuro possa essere
davvero roseo e radioso.
La
voce dagli spogliatoi. Qualche rimpianto per mister Cozzella, ma occhi gonfi di
orgoglio e soddisfazione.
«Sono
orgoglioso dei miei ragazzi, hanno fatto una partita straordinaria, oggi
purtroppo si è vista la differenza tra una squadra abituata a giocare da anni a
calcio a 5 ed una squadra, come la nostra, che sta cercando di giocare a calcio
a 5. La differenza oggi l’hanno fatta l’inesperienza, un pizzico di fortuna,
qualche scelta sbagliata nel momento clou. Gli arbitri hanno sbagliato qualche
volta decisiva contro di noi, ci può stare nello sport, anche se l’errore sul
3-1 alla fine ha congelato un po’ il match. I ragazzi sono stati fenomenali,
sono orgoglioso di tutti loro, abbiamo fatto una grandissima partita, li abbiamo
tenuti testa, non dimentichiamo che loro sono la seconda forza del campionato. Non
si è vista così tanta differenza, nel primo tempo soprattutto non abbiamo avuto
la malizia di sfruttare le occasioni avute, e se analizziamo i gol subiti due
sono per piccole disattenzioni difensive e l’altro parte da un fallo non
concesso a noi. Nel secondo tempo abbiamo dato l’anima, abbiamo colpito un
palo, il portiere avversario è stato il migliore il campo, di più non si poteva
chiedere e fare. Ora è tempo di riposarsi, nel futuro dobbiamo continuare a
crescere ed alzare l’asticella. L’intelaiatura c’è, e se ci sono le possibilità
per migliorarsi e costruire qualcosa di ancor più importante, proveremo a
toglierci più soddisfazioni di quelle di quest’anno».