Una gara dai due volti, col Bitonto che dura purtroppo solo un tempo.
Si interrompe a dodici il numero di vittorie consecutive del Futsal Bitonto, che esce sconfitto dal big match del 13° turno del campionato di Serie C1 contro la corazzata Itria Football Club: al “Pala Todisco” di Cisternino, i neroverdi cedono per 9-2. Gara condizionata però fortemente dalle tantissime pesanti assenze in casa Bitonto: oltre allo squalificato Palermo, infatti, mister Pietro Di Bari ha dovuto rinunciare all’ultimo momento al suo uomo forse più rappresentativo, ovvero Claudio Barbosa, bloccato da un problema di natura familiare e costretto a dare forfait nella partita forse più importante e affascinante di questa stagione, ovvero il faccia a faccia tra le due regine e assolute dominatrici finora del campionato, che finora hanno saputo solo vincere.
Un match dai due volti infatti: primo tempo che il Bitonto gioca a testa altissima, passa in vantaggio, subisce la rimonta avversaria, ma si riporta in parità e chiude bene la prima frazione. Ma nella ripresa si fa male Lorusso, perde un’altra pedina e non riesce più a contenere la forza di un’autentica corazzata, nata per stravincere il campionato, che dilaga grazie al talento dei suoi interpreti, di categoria superiore. Peccato però per taluni atteggiamenti, non proprio tipici di quella che dovrebbe essere una squadra fortissima e superiore alle altre: l’avversario va sempre rispettato, non nel punteggio o nelle giocate, sia chiaro, ma negli atteggiamenti e nei comportamenti. Anche verso il pubblico di fede avversa. Nello sport come nella vita bisogna essere fuoriclasse dentro e fuori dal campo, con la palla al piede e senza.
Dispiace per il Bitonto, perché concedere in un match così importante e difficile tre uomini importanti nelle rotazioni e negli equilibri di squadra. Ma i neroverdi devono ripartire dallo stoico e commovente primo tempo, giocato ad armi pari e con grande vigore ed enorme orgoglio. È chiaramente una sconfitta che non deve e non può assolutamente scalfire le certezze e le consapevolezze di chi finora ha fatto un cammino straordinario. E che deve riprendere subito la corsa, perché non cambiano obiettivi e dimensioni.
Ma nonostante la sconfitta, quella di Cisternino sarà una gara che resterà a lungo nella storia del calcio a 5 maschile bitontino: perché un plauso va fatto anche agli oltre 60 tifosi bitontini che sono giunti nella Valle d’Itria, segno di un movimento che cresce giorno dopo giorno nella città dell’olio. Ed è a loro che è andato l’applauso finale. Anche perché non è stato bello vedersi ostacolare, da taluni soggetti, anche la voglia di fare tifo sano, rumoroso, colorato.
La partita. Mister Pietro Di Bari schiera nel quintetto di partenza Ritorno, Satalino, Zerbini, Lorusso e Decillis. Dalla panchina Schettini, Orlino, Lovascio, Santoruvo, Acquafredda e due elementi della Juniores, aggregati al gruppo, ovvero Muzio e Verriello.
Gara dai ritmi forsennati sin dall’inizio, con anche qualche dubbia decisione arbitrale. Tipo un fallo non ravvisato a centrocampo su Zerbini, che spiana il contropiede di Araujo, chiuso da Ritorno. Ma il Bitonto c’è e riparte con veemenza, e trova il vantaggio: Decillis se ne va sulla sinistra, al centro per il tapin vincente di Zerbini. 0-1.
L’Itria non ci sta: la squadra dei record, infatti, imbattuta dalla sua fondazione con oltre 50 gare vinte consecutivamente tra scorsa stagione e attuale, parte all’attacco: traversa di Bruno, Araujo spara addosso a Ritorno dopo aver rubato palla a Satalino. Dentro Orlino per l’acciaccato Lorusso, e proprio il neo entrato, con un suo colpo di testa, provoca le proteste bitontine per il tocco di mani di un difensore di casa, non ravvisato dal duo arbitrale.
Ritorno salva su Ricci, mentre Decillis salva sulla linea sul tacco di Bruno. Il Bitonto soffre ma resiste, anche se concede molto sotto il profilo dei falli: quattro dopo poco meno di dieci minuti di gioco. Satalino recupera palla sulla sinistra, si invola ed il suo diagonale è di poco sul fondo. Un fallo di Bruno su Lovascio fa ripartire l’azione dell’Itria, chiusa da una super parata di Ritorno. Risposta Bitonto, col portiere di casa De Simone che risponde di piedi a Decillis e blocca sull’audace tentativo di Ritorno.
Forcing Itria: Zerbini devia un tiro di Ricci indirizzato nello specchio, ma poi nel giro di sette secondi poco dopo la metà del primo tempo, il risultato cambia completamente. I cisternensi approfittano di due errori in ripartenza della difesa bitontina: Bruno intercetta, allarga per Araujo, che chiude il triangolo con Bruno e fa 1-1. Pochi secondi, ed è sorpasso: Bruno recupero a metà campo sulla sinistra, palla al centro per Fanelli che fa 2-1.
Immediata la reazione bitontina: Lovascio non inquadra lo specchio, ma poi poco dopo scambia perfettamente, tutto di prima, con Orlino che fa 2-2 con un tiro angolato ed esulta sotto il settore ospiti.
Parità che non cambia fino al termine della prima frazione di gioco. Perché la botta di Araujo sbatte sulla sfinge Ritorno, Punzi da lontano si vede deviare il tiro sul fondo, De Simone deve superarsi su Lorusso che accusa poi un problema fisico. A poco più di un minuto dalla fine del primo tempo, gioco interrotto per alcuni minuti: va via la luce al “Pala Todisco”.
Primo tempo meraviglioso del Bitonto, che tiene botta all’avversario. Ma nella ripresa le assenze si fanno inevitabilmente sentire. Out anche Lorusso, che si aggiunge a Decillis già malconcio. Le poche rotazioni a disposizioni inevitabilmente fiaccano il Bitonto, che non riesce più a contrastare l’avversario, che a sua volta inevitabilmente dilaga. Ricci con un tiro angolato da fuori fa 3-2, De Simone si oppone a Decillis e Lovascio, Araujo serve dalla bandierina Bruno al centro dell’area, che al volo fa 4-2.
La partita sfugge al Bitonto, la ripresa diventa lunga e faticosa. Ci provano Lovascio e Decillis, senza fortuna. Non sbaglia l’Itria, che col pallonetto di Bruno su azione da fallo laterale fa 5-2, mentre pochi secondi dopo Araujo sigla il 6-2 al 28’.
Mister Pietro Di Bari prova a scuotere i suoi, inserendo il portiere di movimento, con Orlino al posto di Ritorno, anche per cercare di mantenere palla. Il più vivo in fase offensiva è Lovascio, che prova in un paio di circostanze ma trova la risposta di De Simone nel primo tentativo, è impreciso nel secondo. L’Itria è sornione e approfitta: prima Punzi dalla sua metà campo sfiora il palo, poi in contropiede finalizza una rapida ripartenza e fa 7-2.
L’Itria trova spazi in contropiede e gioca sempre più in scioltezza, dando anche spazio allo spettacolo. Come nell’occasione della rete dell’8-2, che porta la firma di Araujo, che supera Ritorno con una splendida “bicicletta”. Applausi per il giocatore di casa, anche dal pubblico bitontino, per un gol sensazionale.
I padroni di casa non sono sazi e infieriscono su un malconcio Bitonto, privo di carte per controbattere: dopo un batti e ribatti in area di rigore, Fanelli trova il guizzo del 9-2. Lo stesso Fanelli avrebbe per due volte l’occasione del decimo gol su tiro libero, ma in entrambi i casi Ritorno intercetta ed evita la doppia cifra.
Termina così, l’Itria si impone 9-2 e si prende la leadership del campionato. Ma il Bitonto sa che non è quella la differenza. Ed è da questa sfida di Cisternino che deve ripartire il futuro. Che può e deve assolutamente continuare a tingersi di neroverde.