5 interviste fulminanti con 5 brevi domande ciascuna poste a 5 protagonisti del calcio a 5 maschile bitontino. Il Futsal Bitonto si appresta ad affrontare la prima stagione in A2 della sua storia così, prima che le parole lascino definitivamente la scena al campo, abbiamo deciso di dare voce alle sensazioni, ai pensieri, alle idee di alcuni degli attori che tra poche settimane porteranno i motori definitivamente a pieno regime (ciascuno a suo modo, Pirandello docet…).
Che la neroverde palla a rimbalzo controllato inizi a rotolare!
Benvenuto, Juan Castillo! Dopo due settimane di intenso lavoro con la tua nuova squadra, quali sono le impressioni che hai avuto? Gruppo, allenatore, staff, dirigenza.
“L’impressione è buona, il gruppo mi piace e si vede che è molto unito, infatti sono molti i giocatori che hanno già giocato insieme qui a Bitonto, lo scorso anno, e questo è un grande vantaggio per noi. Dobbiamo ancora conoscerci al meglio in campo e fuori, per fare bene tutti insieme. Posso solo parlare bene anche di allenatore, staff e dirigenza perché mi stanno trattando alla grande e mi stanno facendo sentire a casa. Avere Emi (Banegas, ndr) in squadra, quindi un mio connazionale, rende tutto più semplice, sia per l’inserimento nel gruppo sia per la condivisione dei momenti di solitudine in realtà che non conosco, posso anche parlare in spagnolo con lui e la sua splendida famiglia…”.
Illustraci brevemente il tuo curriculum nel mondo del futsal.
“Dopo i primi passi in Argentina, dove ho esordito in prima squadra a sedici anni, sono arrivato in Italia, a Prato, nel dicembre del 2019 e lì sono rimasto fino all’esplosione del Covid. Vinta ‘a tavolino’ la Serie B, dopo la sospensione di tutti i campionati, mi sono trasferito a Lecco, dove ho ri-vinto la Serie B. Poi le esperienze per me positive con Futsal Ternana ed Eur Roma, da dove provengo. La prossima sarà dunque la mia quinta stagione qui in Italia; ho 25 anni e sono felice, non solo per quello che faccio, ma anche perché lo sto facendo in Italia dove mi sento già un giocatore esperto, nonostante la giovane età”.
Da argentino, a che livello è secondo te il calcio a cinque italiano?
“Il futsal italiano è di alto livello. In Argentina si vedono tante partite del vostro massimo campionato, anche perché ci giocano tanti giocatori forti argentini e brasiliani, oltre ad esserci tutti i migliori giocatori italiani”.
Chi sono i tuoi idoli?
“I miei genitori e i miei nonni, nella vita. Quattro persone importantissime per me, vorrei diventare come loro da grande, sono da sempre i miei primi tifosi, mi hanno supportato tantissimo. Nello sport, i miei miti sono invece Messi, Maradona e Milito, per tutto quello che hanno fatto per l’Argentina e perché io sono un tifoso del Racing de Avellaneda. Poi, sappiamo bene cos’ha fatto Milito nell’Inter…”.
Cosa senti di promettere ai tifosi bitontini che tanto si aspettano da te?
“Non mollerò mai. Sono un giocatore molto grintoso, quando le cose non vanno bene sono sempre il primo che urla nel senso buono del termine, perché sono una persona positiva nella vita e in campo: per me, ogni partita si può sempre ribaltare. Spero di fare tanti gol con questa maglia addosso, perché sarebbe meglio per la squadra e farei felici i tifosi neroverdi”.