È stata una grande festa di sport il derby di basket andato
in scena domenica scorsa tra Virtus e Sporting Club in occasione dell’ultima giornata di andata del
girone A del campionato di Promozione e conclusosi con la vittoria delle
V nere per 74-70. Complimenti ad entrambe le squadre che hanno dato vita,
davanti ad un pubblico folto e caloroso, ad una partita vibrante e combattuta
punto a punto. Unica nota stonata: la palestra dell’ITIS A. Volta,
assolutamente inadatta ad ospitare eventi simili e che rischia di coartare un
movimento in piena espansione: «Questa
città merita qualcosa di più a livello di infrastrutture sportive – attacca
a fine partita l’allenatore della Virtus, Salvatore Caressa-. È assurdo che una città come Bitonto faccia
giocare queste due splendide realtà in questa struttura che è fatiscente». Francamente
è difficile dargli torto.
La cronaca. In avvio la difesa a zona dello Sporting ha
l’effetto di permettere ai gialloverdi di giocare in campo aperto e di procurarsi
così il primo significativo vantaggio dell’incontro (5-11) grazie ad un canestro
in contropiede di Cafagna. La Virtus, guidata da Lillo (top-scorer del match
con 20 punti), reagisce chiudendo sul 19-14 il primo quarto. Nel secondo
parziale, grazie alle triple di Chieco e di Sannicandro, i bianconeri volano
fino al +9 ma gli ospiti nel finale si rifanno sotto, sprecando anche due possessi
per il sorpasso. Si va all’intervallo lungo sul 34-31 per la Virtus. Al rientro
dagli spogliatoi i ragazzi di coach Palmieri scendono in campo con il piglio
giusto e vanno in vantaggio 45-52 con un bel coast-to-coast di Miccoli. Ma
negli ultimi secondi la Virtus accorcia ancora una volta chiudendo il terzo
periodo indietro di tre sole lunghezze, 52-55. Fuochi d’artificio nell’ultimo
quarto con i padroni di casa che alzano il pressing e in poco tempo mettono a
segno il parziale decisivo che li proietta sul rassicurante 60-55 a 5:30 dal
termine. Sembra finita ma lo Sporting si aggrappa all’orgoglio e prova a
rientrare portandosi sul 64-61. Ma quando mancano 1:49 alla fine Fanelli s’inventa la bomba da tre del 68-63, imitato poco dopo da Sannicandro che con
il cronometro che segna 0:35 al termine manda in pratica i titoli di coda sul
match. La serie di liberi finali fissa il punteggio sul 74-70.
A fine gara queste le dichiarazioni dei due allenatori.
«È stata una bella
partita meritavano entrambe le squadre – dichiara Salvatore Caressa-. Può darsi che nel finale la nostra difesa a
uomo sia stata decisiva. Abbiamo preparato la partita sulla loro difesa a zona,
perché sapevamo che difendevano molto a zona. Siamo andati in difficoltà quando
hanno attuato la difesa a uomo; poi per questioni di falli sono tornati a zona
ed è stato un po’ più facile da parte nostra. Complimenti allo Sporting e anche
al loro pubblico».
«È stata una partita
punto a punto in cui ci possono stare errori arbitrali, tecnici o tattici –
osserva l’allenatore in seconda dello Sporting Club, Francesco Lorusso-. Io sono contento per i miei anche perché ho
dato la possibilità ad alcuni under di confrontarsi a livelli divertenti. Il
risultato è stato quello che è stato. Complimenti a loro. Ci rifaremo al
ritorno»