Cari lettori e lettrici,
recentemente si è
notevolmente discusso di P.M.A. alla luce delle modifiche della legge, che da
anni la tutela, ossia la legge n° 40 del 2004.
Molti si saranno chiesti?
cosa è la P.MA.?E’ davvero necessario ricorrere a queste tecniche?
Partiamo dalla definizione:
con il termine diProcreazione
Medicalmente Assistita (P.M.A) si intende l’insieme di
tutti quei trattamenti utilizzati per aiutare il concepimento nelle
coppie, laddove questo non possa riuscire spontaneamente.
La riproduzione assistita è possibile mediante diverse opzioni terapeutiche
che , a seconda del diverso grado di invasività e complessità , nel nostro
Paese sono state suddivise, in:
· tecniche di I livello
· tecniche di II livello
Prima di entrare nel dettaglio su cosa siano questi
trattamenti vediamo dove la coppia può eseguirli.
Dal 2005 il ministero della Salute ha istituito formalmente
il “Registro nazionale delle strutture che applicano le tecniche di
riproduzione assistita, degli embrioni formati e dei nati a seguito
dell’applicazione di tali tecniche”.
Il Registro è aperto
in particolare alle coppie che sono alla ricerca di un centro P.M.A. (il sito web http://www.iss.it/rpma/, ospita ,infatti,
l’elenco completo dei centri per la Pma in Italia, con le relative
informazioni).
Ora entriamo nel dettaglio su cosa siano i trattamenti di 1° livello:
queste tecniche comprendono :
Ø monitoraggio e stimolazione
dell’ovulazione(rapporti mirati)
Ø inseminazione intrauterina (microiniezione
intracitoplasmatica dello spermatozoo)
Il monitoraggio
dell’ovulazione, che si ottiene mediante ecografie transvaginali ravvicinate,
permette di valutare la presenza o assenza dell’ovulazione ed eventualmente indicare alla donna i giorni
migliori per avere rapporti sessuali(si chiamano rapporti mirati).
Se si accerta che la
donna non abbia cicli ovulatori oppure abbia cicli irregolari l’ovulazione
viene stimolata ,mediante somministrazione di farmaci come clomifeneper via orale, che stimolano l’attività delle ovaie
e la produzione di follicoli.
Nel momento in cui un numero sufficiente di
follicoli raggiunge un buono stadio di crescita, viene iniettato un farmaco
induttore dell’ovulazione e si può procedere o con i rapporti mirati o con una
tecnica di Pma: l’inseminazione
Intrauterina semplice(I.U.).
Questa
tecnica prevede, l’introduzione del seme maschile nella cavità uterina,
contemporaneamente al monitoraggio dell’ovulazione della donna, per
favorire l’incontro spontaneo nel corpo femminile dei due gameti, maschile e femminile.
Questa può essere consigliata:
– in tutti i casi di sterilità inspiegata;
– nei casi di infertilità maschile di grado lieve – moderato;
I trattamenti
di 2° livello di P.M.A. comprendono:
Ø FIVET ( fecondazione in vitro) o
IVF (in vitro fertilization)
Ø ICSI(microiniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo)
La FIVET è una tecnica di
PMA in cui i gameti (ovocita per la donna e spermatozoo per l’uomo) si
incontrano all’esterno del corpo della donna e dopo la fecondazione e la
produzione di uno o più embrioni questi vengono trasferiti nell’utero.
Questa tecnica viene consigliata nei
casi di:
– patologia tubarica
– infertilità maschile di grado moderato:
– endometriosi
– fallimento dell’iter terapeutico di tecniche di
I livello.
L’altro trattamento di 2° livello è la
“microiniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo” (ICSI).
Questa metodica si utilizza insieme alla FIVET,
ed anche in questo caso, l’incontro dei
gameti avviene all’esterno del corpo della donna. Consiste in una diversa
modalità di fecondazione dell’oocita che avviene con l’iniezione di un singolo
spermatozoo all’interno del citoplasma per poi, dopo l’avvenuta fecondazione,
procedere al trasferimento degli embrioni nell’utero.
Questa tecnica viene consigliata nei casi di:
– infertilità maschile di grado severo o assenza
di spermatozoi (azoospermia)
Nel prossimo articolo parleremo delle percentuali
di successo delle diverse tecniche, di cosa ha stabilito
la legge 40 fino ad ora e quali sono state le recenti modifiche.
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