Gli stilisti
dell’automobile, come i loro colleghi degli altri settori, cercano di rendere
affascinanti le loro creature, di dare loro un’anima, d’infondere un carattere
distintivo alle nuove lamiere, così da ammaliare i potenziali acquirenti. Poi,
si confrontano con gli uomini della “produzione” ed alcune soluzioni
stilistiche, alcuni dettagli, per ragioni di costo, diventano più “normali” in
fase di realizzazione.
Non sono, quindi, molte le
automobili identiche alle concept cars che le hanno precedute. Una di queste è
la Lancia Delta attuale. Anticipata nel 2006 dal Concept Lancia Delta HPE, che
ebbi modo di ammirare al Motor Show di Bologna dello stesso anno, ha debuttato
in versione definitiva al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra del
2008, praticamente identica al prototipo.
È un’auto dalla linea
molto personale, che divide in maniera netta coloro ai quali piace dai suoi
detrattori. La formula è quella della berlina sportiva e funzionale (shooting
brake), in questo caso più funzionale che sportiva.
Il suo stile è talmente
definito che, dal lancio, la linea non è stata oggetto di alcun restyling,
fatto salvo nel 2011 un intervento alla calandra anteriore (passata dai
listelli verticali a quelli orizzontali) per renderla compatibile con il
marchio Chrysler, nel frattempo entrato nell’orbita FIAT. Marchio con il quale,
nello stesso anno, Delta ha esordito sui mercati di Gran Bretagna e Irlanda.
Questo non significa che,
in questi quasi sei anni dall’esordio, non sia stata capace di aggiornarsi.
Proprio dall’inizio di quest’anno, infatti, è disponibile il Model Year 2014
della media di casa Lancia. Si distingue per i paraurti completamente verniciati
nello stesso colore della carrozzeria, così come le minigonne, ed è
caratterizzata dal terminale di scarico gemellato cromato.
L’interno è stato rivisto
con l’inserimento di dettagli nero lucido sulla console centrale e nero opaco
sul volante a tre razze, senza dimenticare i nuovi rivestimenti in pelle
traforata, di serie o a richiesta secondo le versioni.
Per il resto, tanto spazio
rispetto alla concorrenza, soprattutto nella zona posteriore; buon comfort di
viaggio grazie al “Noise Absorbing Roof” (il rivestimento del padiglione in
materiale fonoassorbente che contribuisce all’isolamento dal rumore esterno);
ai sedili posteriori scorrevoli e reclinabili, nonché alla generale sensazione
di “ben fatto”.
La gamma attuale per il
mercato italiano si propone in 3 allestimenti (Iron, Silver, Gold) e 3
motorizzazioni tutte sovralimentate: 2 diesel di 1,6 litri con potenze di 105 o
120 cavalli e un 1,4 litri bi-fuel (benzina/GPL) da 120 cavalli.
È presente anche una
versione denominata Business che ha dei contenuti dedicati alla clientela
corporate.
I prezzi vanno dai 22.950
Euro della versione Iron alla base della gamma – sia con motore bi-fuel da 120 CV
che turbodiesel da 105 CV – comunque ben accessoriata, ai
26.750 della versione Gold al vertice della gamma con motore da 120 CV a ciclo
diesel.
In chiusura, vorrei
ricordare la motorizzazione Twin Turbo Multijet. È un peccato che un motore
ancora capace di stare ai vertici della categoria sia stato vittima della
razionalizzazione della gamma Delta. Basti pensare che la sua potenza specifica
era quasi di 100 cavalli/litro, praticamente vicina a quella dei motori più
sportivi. Pur non trasformando Delta in una vera sportiva, la rendeva molto
reattiva e veloce, una Gran Turismo capace di muoversi in souplesse.