Avevamo
lasciato il professor Langdon (Tom Hanks) nell’ultimo film tra Angeli e
Demoni in una folle corsa contro il tempo per scovare l’antimateria, lo
ritroviamo in questo film ferito e affetto da amnesia mentre cerca di
ricostruire gli ultimi suoi giorni a Firenze, una città rinascimentale piena di
segreti che ammicca continuamente al suo più famoso cittadino ovvero Dante.
Azione,
storia e simboli tornano ancora una volta a fondersi per dar vita ad una nuova
battaglia tra bene e male in cui Ron Howard cerca di catturare gli
spettatori.
Ma se
registicamente ci troviamo di fronte ad un film più dinamico del Codice da
Vinci e Angeli e Demoni, lo stesso non si può dire per la scrittura
molto pressapochista, con errori grossolani e battute un po’ troppo demenziali
(e scontate) sull’Italia, ed inoltre la trama per quanto intricata si snoda in
maniera naturale senza particolari punti di thrilling e suspense tanto che
sembra più un film spionistico dagli elementi messi in gioco che un thriller
basato sugli enigmi (che erano molto più presenti negli ultimi due film).
Ma questo
non vuol dire che il film sia infernale, tutti i personaggi per quanto poco
plausibili possano sembrare nelle loro relazioni interpersonali funzionano per
quello che il film vuole essere, ovvero un prodotto commerciale che vuole
intrattenere (e lo fa bene) per tutte le sue due ore di durata. Intrattenimento
puro e standard, ma come esperienza visiva stressante e forse poco interessante
dato il nome del regista, un certo Ron Howard.
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