Dopo la lunga pausa estiva, siamo di
nuovo qui a scrivere di informatica con uno sguardo particolare al mondo dell’open
source e del sistema GNU/Linux. Quest’oggi, come avrete già notato dal
titolo, vi parlerò di home banking, un’operazione sempre più comune per
gli utenti della rete.
Con le espressioni home bankingo online banking, si definiscono quei servizi bancari che consentono al
cliente di effettuare operazioni sul proprio conto corrente mediante un
collegamento telematico. Detta anche “banca telematica” o “banca online”,
prevede che le suddette operazioni siano effettuate dai clienti degli istituti
di credito tramite una connessione remota con la propria banca, funzionalità
che si è resa possibile con la nascita e lo sviluppo di Internet e delle reti
di telefonia cellulare.
Quando si utilizza questa prassi è
bene che l’utente prenda le dovute precauzioni, in quanto la rete di internet è
piena di malintenzionati che mediante l’uso di spyware, malware,keylogger, in genere minano la sicurezza dei dati sensibili delle nostre
finanze. Per esempio: i keylogger riescono a trasmettere, al
malintenzionato che li ha creati, tutto quanto digitato sulla nostra tastiera,
compresi i codici bancari.
Le banche, per contro, dispongono di
sistemi di sicurezza abbastanza idonei a contrastare il fenomeno e ne studiano
sempre di nuovi e sempre più sofisticati. Normalmente vengono usati dei sistemi
di sicurezza che, oltre ai classici nome (o numero) utente e password,
prevedono un codice supplementare prodotto da un dispositivo che ogni volta ne
emette uno nuovo e di limitata durata, in aggiunta alla codifica dello stesso
per una trasmissione sicura dei dati via Internet. Però non dobbiamo
dimenticare che anche i malintenzionati progrediscono ed attaccano con mezzi e
metodi sempre più sofisticati. La certezza non esiste.
Personalmente faccio spesso
operazioni bancarie e movimenti di denaro online (ricariche telefoniche,
bonifici, pagamento bollette ecc.). Nonostante sul mio PC sia installato
Linux/Ubuntu, che pur senza antivirus è comunque più sicuro di Windows col più
aggiornato degli antivirus, preferisco utilizzare Linux/Ubuntu in modalità
Live, ovvero che non viene installato ma gira direttamente da CD o DVD. Basta
lanciare il CD/DVD e avere a disposizione
un sistema operativo funzionante
e con connessione ad internet. Ultimato il collegamento, basta estrarre il
CD-DVD e riavviare il computer che tornerà quello di prima, ossia col sistema
operativo che normalmente utilizzate.
Ora vediamo come funziona e perché
utilizzare un CD/DVD in modalità Live. Se utilizzassimo il sistema operativo
installato sul nostro PC basterebbe la sola e semplice navigazione in internet,
anche solo dopo pochi minuti, per infettare il nostro computer con malwaredi vario tipo che non sempre è individuato e/o rimosso dal nostro programma
antivirus e che resta permanentemente attivo ad ogni riavvio del computer,
soprattutto quei PC equipaggiati con sistemi Windows di Microsoft.
Con una qualsiasi distribuzione
Linux in in modalità Live, il sistema operativo verrà caricato direttamente dal
CD/DVD, mentre quello installato, assieme a tutti gli altri file che risiedono
sull’hard disk del nostro PC, resteranno congelati e non attivi.
È consigliabile effettuare le
operazioni bancarie subito dopo l’avvio del CD/DVD Linux Live. Una volta
terminata l’attività di Home Banking, basterà uscire dalla modalità Live, riavviando il PC e togliendo
il CD/DVD per avere il computer di sempre con il nostro sistema operativo
normalmente installato (Windows, MacOsX, Ubuntu, ecc..), come se nulla fosse
successo. Infatti il CD/DVD di Linux Live non installa nulla.
A conferma di questa buona pratica,
una Banca americana (CNL Bank) regala un CD Live di Ubuntu ai
propri clienti. Il Live CD/DVD è comodo perché ci permette di non abbandonare i
nostri sistemi operativi preferiti e consente di usare Ubuntu (quasi) del tutto
configurato sul PC senza doverlo installare, lo si utilizza solo per il tempo
necessario per accedere al conto online e
poi si può tornare alla propria routine digitale, ed li invita a non
utilizzare i sistemi operativi proprietari quali Microsoft o Apple, installati
sui PC di casa, per accedere al Banking online.
Detto questo è facilmente intuibile
che il S.O. GNU/Linux ha nella sicurezza la sua arma vincente.
Per
contattarmi scrivete a michele.savino.51@gmail.com