Un tempo, in ogni ufficio c’era lui: il server rumoroso, parcheggiato nell’angolo più buio, venerato e temuto come una divinità capricciosa. Ti guardava minaccioso, pronto a bloccarsi proprio il giorno della presentazione più importante.
Oggi, al suo posto, c’è il Cloud: silenzioso, flessibile e soprattutto senza bisogno di ventilatori industriali. Ti libera da cavi, scatoloni, panico da backup e bollette della luce da capogiro.
Perché tutti amano il Cloud (e perché dovresti amarlo anche tu)
Paghi solo quello che serve
Addio spese pazze per server sovradimensionati o licenze mai usate. Il Cloud è un all you can eat IT, dove paghi solo quel che ti serve oggi, con la possibilità di aumentare il buffet domani.
Upgrade in un click
Serve più spazio? Una nuova applicazione? Più velocità? Si clicca e via, senza aspettare settimane tra ordini, consegne e il tecnico che gira con il cacciavite.
Sicurezza: facciamo chiarezza
Qui sfatiamo un mito: un server in Cloud non è automaticamente più sicuro di uno in sede.
La sicurezza e la manutenzione (aggiornamenti, monitoraggio, backup) sono una tua responsabilità, anche in Cloud, a meno che tu non abbia un contratto specifico. Il fornitore ti noleggia l’infrastruttura, ma non sempre il servizio completo di gestione. Quindi, occhio!
Lavora dove vuoi (divano incluso)
Con il Cloud, basta una connessione e sei dentro. Dal PC in ufficio, dal tablet in spiaggia o dallo smartphone in coda al supermercato. Il tuo ufficio è ovunque sei.
Elasticità a prova di business
Picchi stagionali? Un nuovo cliente che ti travolge di ordini? Nessun problema: il Cloud si allarga o si restringe come quei pantaloni con l’elastico salvavita dopo le feste.
Sì, ma chi mi guida nel viaggio?
Passare al Cloud è un’ottima idea, se lo fai con la guida giusta. Prima di partire serve un’analisi fatta bene:
– Cosa puoi (o devi) migrare?
– Quanto spazio serve oggi e nei prossimi mesi?
– Ci sono costi nascosti?
Ecco, ad esempio, un grande centro di radiologia: spostare tutte le immagini diagnostiche su Cloud potrebbe generare costi di trasferimento e archiviazione proibitivi. In casi come questo, un mix tra Cloud e infrastruttura interna potrebbe essere la scelta migliore.
Insomma, un esperto a bordo può fare la differenza tra un viaggio tra le nuvole sereno e uno pieno di turbolenze. Il Cloud è il futuro, ma partire con il copilota giusto ti fa volare più sicuro (e più sereno).
(rubrica a cura di Digiworks )