Archiviata la fase due con Avengers: Age of Ultron, la Marvel
si getta a capofitto nella fase 3 che la porterà in un paio di anni a portare
sul grande schermo due eventi cinematografici di grande portata come le due
parti di Infinity War. Ma prima di questi attesissimi capitoli, Civil War è
stato il banco di prova per provare ad inserire in un solo film tanti
personaggi dell’universo cinematografico di casa Marvel, ma non solo, dato che
a gestire il tutto sono stati i fratelli Russo, già registi del sorprendente
The Winter Soldier (secondo capitolo di Captain America) e futuri registi
proprio dei due Infinity War ereditati da Joss Whedon.
La prova si può dire ampiamente superata, dato che il film
seppur con qualche difetto riesce ad offrire un buonissimo intrattenimento
riuscendo a gestire tante storie e tanti personaggi, soprattutto non annoiando
al contrario di Batman v Superman, film di punta della Warner che voleva essere
il principale competitor del film Marvel, ma che inevitabilmente ne esce
sconfitto sotto tutti i fronti. Innanzitutto la campagna di marketing che ha
visto il film essere presentato nelle due fazioni principali, ovvero TeamCap e
TeamStark. Ma soprattutto lo sviluppo iniziale, dato che le basi per la Civil
War sono state gettate in tutti i precedenti film, avendo quindi una forte idea
sul cosa fare e sul come bisognava tracciare la strada.
Tornando al film però, i Russo riescono a gestire
sapientemente tutto l’arco narrativo in cui si dipana il film, magari eccedendo
troppo nella prima parte in continui cambi di location e gestione dei tempi non
troppo eccelsa. Alla fine però quello che tutti si aspettavano era per
l’appunto la “guerra civile” tra le due fazioni, la lotta fisica, ma
soprattutto quella psicologica tra le due ideologie dei protagonisti principali
ovvero Iron Man e Captain America. Il tutto gestito meravigliosamente sia nella
prima parte dove si iniziano ad intravedere le prime crepe, sia nella parte
della battaglia, il fulcro principale del film gestito in maniera adeguata
senza troppe forzature e per una durata consona, magari l’ambientazione della
battaglia non era delle migliori per dare l’idea di Civil War, ma quel che
conta alla fine è l’azione ed il divertimento. Ammetto di essermi divertito
nuovamente con il personaggio di Ant-Man (anche se appare pochissimo), anche se
ho trovato particolarmente riusciti nell’economia del film il cattivo
interpretato da Daniel Bruhl (Helmut Zemo) e le new entry Spiderman e Black
Panther, tutti e due avranno degli stand-alone intorno al 2018 (dei film sui
propri personaggi) ed il modo in cui sono stati presentati e caratterizzati pur
non essendo personaggi principali ti incuriosisce molto di più rispetto a come
sono stati presentati certi personaggi secondari in un altro blockbuster come
Batman v Superman.
Inutile continuare a discuterne, se avete apprezzato i
precedenti film di casa Marvel non dovreste perderlo, godibile per tutte le sue
due ore e mezzo di durata. Ormai sembra chiaro che anno dopo anno i Marvel
Studios non solo hanno sdoganato questo genere di film, ma hanno posto la
pietra miliare sul loro dominio in questo mercato, che può essere a malapena
scalfito dalla Fox (con X-men ed il più recente Deadpool) e non di certo dalla
fracassona e cupa Warner.
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