Una porta cittadina o porta urbica, da urbe, ossia città, è un elemento architettonico che fa parte della cerchia muraria che circonda, o circondava, un antico centro abitato.
Le porte cittadine erano il punto di accesso alla città dove venivano controllate persone, veicoli, beni ed animali che vi transitavano. A seconda del contesto storico, ricoprivano funzioni di difesa, sicurezza, salute, commercio o imposizione fiscale, ed erano presidiate dalle autorità comunali o militari. Sulla porta cittadina erano solitamente pubblicati gli editti riguardanti scadenze di tasse e imposte, unità di misura locali e testi di legge. Potevano essere particolarmente fortificate, ornate con scudi araldici, sculture o iscrizioni, o usate per esporre le teste dei criminali o dei nemici pubblici decapitati. (Wikipedia).
Transitando sotto Porta Baresana, alzando lo sguardo, possiamo osservare gli alloggiamenti dei possenti cardini dell’antico portone un tempo ivi presente.
Incastonato in questa meravigliosa porta vi è un bel esemplare di Orologio Trebino. Rinomata azienda, fornitori della Città del Vaticano, dal 1824 la produzione dell’azienda Trebino comprende diversi settori e comparti che operano in modo preciso e coeso per realizzare prodotti dalle impeccabili caratteristiche tecniche.
La Porta Baresana ed i suoi “Acroteri”.
Alcuni studiosi ritengo che il suo nome originario era “Porta della marina“, perché sita in direzione della ex marina bitontina Santo Spirito. E solo successivamente, con lo scippo di Santo Spirito nel 1928 da Bitonto a Bari, per opera del podestà fascista di Bari (1926-1928), Araldo di Crollalanza (successivamente anche ministro dei lavori pubblici), la porta assume il nome di “Baresana”. Altri invece ritengo che “Baresana ” sia sempre stato il suo nome originario, in quanto porta di accesso alla città per chi proveniva da Bari. Fu costruita presumibilmente nel XVI secolo. Ai lati del vano dell’orologio si notano gli “Acroteri” aggiunti presumibilmente nel XVII secolo.
Un “Acroterio” è in senso stretto un plinto al culmine del frontone nei templi e per estensione indica la decorazione che vi era collocata. Il termine deriva dal greco ἀκρωτήριον (akroterion) e fu utilizzato in latino come acroterium.
affacciarsi sul salotto di Bitonto – www.portabaresana.it