Con quattordici sì e quattro no, il consiglio comunale di Bitonto ha approvato, ieri, il Bilancio Consolidato. Un provvedimento che, per il sindaco Francesco Paolo Ricci, è importante perché «consente di procedere al piano assunzionale di cui la città ha bisogno».
Ma a generare le perplessità dell’opposizione sono le aziende partecipate perché, per Domenico Damascelli (Fratelli d’Italia), «la loro è una storia di scatole cinesi che si protrae nel tempo e che deve finire. Più volte ho invocato maggiore trasparenza, perché se è vero che è possibile l’affidamento diretto, è anche vero che ci deve essere una rotazione». Accuse non nuove. Più volte l’ex vicesindaco ha parlato delle partecipate come di macchine mangiasoldi o, comunque, gestite male: «Se il bilancio comunale è facilmente controllabile, non è così per le partecipate, spesso usate dalla politica in generale come serbatoi elettorali per alimentare consorterie partitiche. Lo abbiamo visto anche di recente con aziende che fanno capo alla Regione Puglia. Questi enti dovrebbero essere un’opportunità, ma invece spesso sono un pericolo».
«È per questo – continua Damascelli – che da sempre ho invocato un’operazione trasparenza che non si limiti a mostrarci numeri freddi e spesso incomprensibili, ma che porti qui, davanti a noi rappresentanti dei cittadini, consiglieri e amministratori di queste società. Il Teatro Pubblico Pugliese (oggi Pugliaculture, ndr) deve spiegarci in base a quali criteri fa affidamenti. E così anche la Sanb e tutte le società che utilizzano fondi pubblici».
Nel mirino dell’ex consigliere regionale, anche il Consorzio per lo Sviluppo dell’Area Conca Barese, nato nel 1999 per attuare, nei comuni di Bitonto, Bisceglie, Giovinazzo, Molfetta, Paolo del Colle, Ruvo di Puglia e Terlizzi, interventi nei settori dell’industria, agroindustria, agricoltura, pesca, servizi, turismo e del recupero e utilizzo dei beni ambientali, culturali e storico artistici: «Una metastasi utilizzata da qualcuno, in passato, per altri fini».
L’Azienda Servizi Vari rappresenta un altro esempio di cattiva gestione, per Damascelli che ricorda «l’appalto in rosso» a Cerveteri: «Uno scandalo».
Accuse che non vanno già al primo cittadino: «Bitonto è un comune sano. Sana è la sua struttura burocratica. Non lo dico io, ma i mille controlli a cui è sottoposto. La Sanb è sottoposta ai controlli di cinque comuni. Per quanto riguarda la Conca Barese, nacque per determinati obiettivi. Alcuni sono stati raggiunti, altri no. Essendo venuti meno i motivi della sua esistenza, si scioglierà il 31 dicembre».
E sull’Asv, il sindaco replica parlando di gestione sana: «Una società che non compie alcun tipo di operazione, se non legata alle operazioni di liquidazione, che doveva dichiararsi fallita e che a quest’ora doveva essere in tribunale, che avrebbe dovuto svendere il proprio patrimonio immobiliare, ma che, però, in virtù di un contenzioso, ha incamerato 2 milioni e 300mila euro».