Si è concluso due giorni fa il ciclo di incontri organizzati dalle liste civiche bitontine in vista delle elezioni europee 2014. Una serie di tre appuntamenti che, come ribadisce Giovanni Vacca, esponente di Progetto Comune e moderatore dell’incontro di ieri, “ha come fine quello di spiegare ai cittadini l’importanza del voto consapevole”.
“Forte è il vento dell’astensionismo, figlio dell’incapacità della politica di fornire risposte. Ma la tornata elettorale del 25 maggio sarà un referendum sul futuro dell’Europa – prosegue Vacca – Siamo chiamati a scegliere un’idea di Europa,perché è chiaro che, così come è attualmente, l’Unione Europea non funziona”.
Ospiti di quest’ultimo appuntamento sono stati i sostenitori della lista “L’Altra Europa per Tsipras”.
“Va dato atto alle liste civiche bitontine che, pur non avendo preso posizione, non sono ricadute nella rabbia spicciola di Grillo – introduce Anna belligero, portavoce nazionale dei Giovani Comunisti – Il nostro movimento aderisce ad una delle famiglie europee. Famiglie con un progetto di cambiamento e una rete di relazioni. Fattori di cui Grillo è sprovvisto. Un voto a Grillo produrrebbe lo stesso effetto che si è avuto in Italia, dove le tante preferenze espresse non sono poi state rese utili al cambiamento. Se avessimo avuto una sinistra più forte non avremmo avuto lo scempio del governo delle larghe intese o il vincolo del pareggio di bilancio”.
Critiche che non hanno risparmiato neanche le forze di centro-sinistra: “E’ troppo facile dirsi contro le politiche di austerità, quando non solo si è tra gli artefici delle stesse, ma non si discutono neanche quelle politiche che ne sono alla base”.
E sull’Europa la Belligero afferma : “Noi crediamo che vada cambiata, non cancellata, come affermano Grillo e la destra radicale. Uscire dall’euro sarebbe disastroso e non servirebbe a diminuire lo strapotere tedesco”.
All’incontro è intervenuta anche Teresa Masciopinto, candidata all’Europarlamento: “Dobbiamo riprenderea dare speranza, risposte concrete. L’euro è uno strumento che può essere buono o cattivo, a seconda di come viene utilizzato. Negli ultimi anni più che uno strumento, è stato un fine per far arricchire chi i soldi già li ha”.
“Un’alternativa si può costruire” prosegue il candidato, che ricordando Altiero Spinelli continua: “Dobbiamo riprendere il discorso di Ventotene, per costruire un’Europa che dia spazio alla politica, privata, in questi anni, della funzione di rappresentanza, diventando un vessillo a vantaggio di pochi. Le forze politiche e i movimenti devono creare una rete”.
“Abilizione del Fiscal Compact e più forza al Parlamento” è la ricetta avanzata dalla Masciopinto, affinchè si incida maggiormente sulle scelte politiche: “Bisogna rivisitare le istituzioni in seno all’Ue, a partire dalla Bce, che oggi non può avviare una politica monetaria, non può stampare moneta. Deve poter prestare soldi ai Paesi, tramite Eurobond, e non solo alle banche. Solo così si può avviare una redistribuzione della ricchezza. Non è concepibile che in Europa esistano paradisi fiscali e che chi guadagna dalla speculazione paghi meno tasse.Quella per cui dobbiamo lavorare è un’Europa basata sulle politiche di welfare, istruzione ed su un ripensamento del modello industriale che abbia a cuore le esigenze economiche ed ambientali. Un modello basato su una rete di economie locali specializzate”.
Tra le debolezze dell’Ue, la Masciopinto ha sottolineato anche “l’assenza di una politica estera comune, testimoniata dalla gestione della tragedia ucraina, e dalla gestione dell’immigrazione. Siamo per la libera circolazione delle persone, ma tutti gli Stati devono prendersi oneri e onori dell’accoglienza. Ecco perché necessita un’armonizzazione delle leggi”.