«I pugliesi rischiano aumenti Tari dal 30 al 50%».
È l’allarme lanciato, a Bitonto, dai consiglieri di Fratelli d’Italia Domenico Damascelli, Carmela Rossiello, Ivan Lorusso e Francesco Toscano, che ieri mattina, hanno organizzato, insieme a Lega, Patto Comune, Forza Italia, Onda Civica e Azione Civica, un incontro con la cittadinanza per informarla dei rischi di aumenti della tassa sui rifiuti a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato del 6 dicembre.
«Sentenza che ha annullato definitivamente una delibera del 2021 adottata dall’Arera (Agenzia di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) a cui la Regione si era uniformata. Quelle delibere che miravano a calmierare le tariffe, non ci sono più, travolte dalla sentenza. Tutto torna al regime di mercato, con gli incrementi previsti dalle rivalutazioni Istat» spiega Michele Picaro, presidente provinciale di FdI, evidenziando come l’assenza di un ciclo dei rifiuti completo crei una situazione di oligopolio da parte dei privati che sono dunque in grado di influenzare i prezzi a loro vantaggio.
Accusa avanzata anche da Lorusso che accusa l’inefficienza delle politiche regionali: «Siamo costretti a conferire in discariche private, con inevitabili aumenti dei costi. Percorreremo tutte le strade possibili per evitare l’ennesimo aumento delle tasse».
Dall’ex consigliere regionale Domenico Damascelli, quindi, l’appello al presidente Emiliano e all’amministrazione regionale ad attivarsi per evitare ricadute sulle casse comunali e, quindi, sui cittadini: «I gruppi consiliari regionali di centrodestra si stanno coordinando per un’azione congiunta. Se anche il centrosinistra si unisse, non ci dispiacerebbe. Le tasche dei cittadini non hanno colore politico».
Per Damascelli, il rischio di aumenti incombe in particolare su Bitonto dove, in questi giorni, stanno arrivando agli indirizzi dei cittadini i conguagli da pagare a causa di errori di calcolo delle tariffe Tari: «Gli aumenti sarebbero, per i bitontini, un’ulteriore vessazione che si aggiungerebbe a quello che già stanno subendo a causa degli errori di palazzo Gentile. Nella gente c’è malessere e malcontento, specialmente in chi, non potendo pagare online, è costretta ad andare all’ufficio postale per pagare anche uno o due euro. È assurdo».
Alle parole di Damascelli si unisce Carmela Rossiello, denunciando l’assenza di una presa di posizione forte da parte dell’amministrazione cittadina contro i rischi di aumenti Tari in Puglia.