Dal Popolo della Libertà-Circolo di Bitonto, riceviamo e pubblichiamo.
“Tre ordinanze in un mese, innumerevoli disagi per gli utenti dei bus
cittadini, lo scaricabarile delle colpe delle disfunzioni.
Insomma, la decisione dell’Amministrazione
Abbaticchio di centrosinistra di stravolgere il trasporto pubblico, presa
proprio nei mesi estivi, è risultata davvero fallimentare.
A denunciarlo sono i due consiglieri
comunali del Popolo della Libertà, il capogruppo Domenico Damascelli e Carmela
Rossiello.
In una interrogazione a risposta scritta
inviata al sindaco espongono con precisione chirurgica tutti i gravi problemi
creati dalla rimodulazione del sistema di trasporto cittadino.
“Aver
stabilito nuovi percorsi, diversi capolinea e differenti fermate degli autobus
relativi alle linee urbane e a quelle extraurbane utilizzate da lavoratori,
studenti e viaggiatori generici per raggiungere comuni e località limitrofe
alla nostra città con un atto monocratico ha impedito che si facesse uno studio
approfondito e dettagliato per l’elaborazione di un accurato piano del traffico
urbano, volto ad evitare disagi agli utenti delle linee bus extraurbane ed
urbane, agli operatori che lavorano sui veicoli pubblici, al traffico urbano e
all’ambiente, che rischierebbe un maggior inquinamento”, attaccano i
pidiellini.
Che rincarano la dose: “L’adozione di simili interventi richiede un’indispensabile
e capillare attività di informazione a favore dei cittadini utilizzatori dei
mezzi pubblici, che, invece, sono stati colti di sorpresa da uno
stravolgimento, neanche graduale e parziale, ma repentino e globale. Infatti,
l’Amministrazione comunale non si è mai preoccupata nemmeno di informare la
cittadinanza, tant’è che una società di trasporto ha chiesto immediatamente il
differimento dell’entrata in vigore dell’ordinanza per motivi tecnici di
organizzazione e per fornire informazioni dei suddetti cambiamenti agli utenti
viaggiatori”.
Numerosi i problemi anche per i residenti
di Palombaio e Mariotto.
Inoltre,
proseguono i due esponenti politici “in
città regna una grande confusione in merito alla questione del trasporto
pubblico, che, a causa dell’approssimazione con cui è stato trattato, ha
provocato forti disagi con fermate che non esistono, altre che non sono
rispettate, altre ancora nemmeno allestite a causa della mancanza della
segnaletica verticale (pali, cartelli, bacheche) e orizzontale (linee tracciate
sulla strada che indicano la fermata del bus. Ciò è l’evidente dimostrazione
della superficialità con cui si è cercato di realizzare un ipotetico
decongestionamento del traffico cittadino, che, invece, soprattutto con la
chiusura degli accessi da piazza Moro per raggiungere Corso Vittorio Emanuele,
è quotidianamente ingolfato, provocando disagi al traffico”.
“E’
del tutto inopportuno – proseguono i rappresentanti del centrodestra
bitontino – che per alcune linee
extraurbane non sia prevista nemmeno una sola fermata in una strada centrale
cittadina, né sono stati previsti neppure mezzi navetta di locomozione che
consentano il collegamento del centro cittadino con i terminal bus individuati”.
Infine,
ecco gli interrogativi pungenti di Damascelli e Rossiello. “Dunque, chiediamo al primo cittadino per
quali motivazioni non si è proceduto ad uno studio preliminare l’adozione del
provvedimento monocratico del sindaco, che avrebbe dovuto migliorare, e non
peggiorare, la qualità della vita della città e, particolarmente, dei
viaggiatori che utilizzano i mezzi pubblici; perché non si è provveduto ad
effettuare un’adeguata e preventiva attività di divulgazione ai cittadini e
perché non si è provveduto a rendere idonei i nuovi capolinea, le diverse fermate
e i percorsi stradali con l’installazione di segnali di divieto e di obbligo
per evitare ingorghi del traffico come spesso avviene su diverse arterie?”.
E ancora: “Quali iniziative intenda intraprendere per risolvere al più presto
possibile tale situazione per cui, dopo un mese dalla sua entrata in vigore, si
evince palesemente che si sia trattato di una scelta fallimentare, anche per le
modalità e i criteri adottati e in che tempi ritenga opportuno attivarsi
affinché siano rimossi tutti i disagi creati?”.