Speciale Amministrative 2017. In questo spazio dedicato, presenteremo tutti i candidati che vorranno proporre, tramite la nostra redazione, il loro curriculum e le loro idee alla città.
«Un terremoto d’idee». È così che si definisce Maria Milo Milo (detta Marida), candidata di Iniziativa Democratica, movimento a sostegno di Michele Abbaticchio.
Laureata e mamma di due figli, Marida ha iniziato già durante il percorso universitario ad affiancare il fratello maggiore, amministratore dell’azienda di famiglia “Gruppo Milo”, guadagnandosi con il tempo la gestione del commerciale e del mercato Italia. Una posizione di prestigio, ma anche carica di responsabilità.
Sulle sue spalle si trova infatti un vero e proprio impero, frutto del lavoro di quattro generazioni.
“Gruppo Milo” nasce infatti nel 1870 a Palombaio, quando il bisnonno di Marida decise di dedicarsi alla produzione di olio extravergine d’oliva. Ventisei anni fa, però, le mutate esigenze del mercato portano suo padre, il dottor Nicola Milo, ad accettare una nuova sfida: la produzione di paste fresche e secche e di prodotti da forno.
«Papà è da sempre il motore di tutto – rivela Marida –. Ancora oggi è lui a spingerci a rischiare, ma allo stesso tempo a compiere il nostro lavoro seriamente, senza fare passi più lunghi della gamba».
Ed è stata proprio la forza trasmessa dal dottor Milo a portare tre anni fa all’apertura di un altro stabilimento a Palo, dedicato ai prodotti da forno e agli snack, a specializzarsi sette mesi fa nel gluten free e all’acquisto, pochi giorni fa, di un nuovo capannone per la produzione di pasta secca.
«Questo ci ha permesso, e ci permetterà, di assumere nuovo personale e dare lavoro ad altri bitontini. Solo a Palombaio contiamo 70 dipendenti con cui abbiamo un rapporto di stima e fiducia. Come dice mio padre “siamo tutti soldati” e tutti hanno un ruolo importante per la crescita di questa realtà».
Il successo dell’azienda internazionale (più del 40% del fatturato proviene dall’estero) non ha però compromesso i valori della famiglia. «La nostra è una realtà sana. Siamo rimasti umili, con la testa sulle spalle e i piedi per terra. Fare business è facile, è più difficile restare quelli che si è. L’ambizione “malata” può compromettere tutto».
A guidare la famiglia, forte e unita, sono solo quattro parole: “Passione e volontà, impegno e dedizione”. Le stesse che costituiscono il mantra di Marida Milo Milo nella sua candidatura a consigliere comunale.
Una sfida nata da una convinzione: «Abbiamo una realtà così bella e così grande, perché non portare la stessa esperienza in Comune per il bene di tutto il territorio?».
«Non sono un politico, sono una lavoratrice. Credo però che il paese non abbia bisogno solo di politici, ma di persone corrette, che hanno dimostrato di farcela. Di figure manageriali. Spero nella mia vittoria, perché penso di poter dare un contributo notevole e pratico».
Marida, tra l’altro, conosce bene le problematiche del territorio e le difficoltà che vivono molte famiglie, grazie anche all’eredità spirituale lasciata da sua zia zontiana e vincenziana. «Da più di 15 anni faccio beneficienza. Mi interfaccio con la Caritas di San Leucio, del Crocifisso, del Sacro Cuore e con altre realtà della provincia. Aiuto inoltre alcune famiglie disagiate bitontine».
«Devo ammettere che non avrei mai pensato di scendere in campo – ci confessa Marida -. Il coraggio me l’ha dato però mio padre, la persona che stimo più al mondo. Il suo sostegno mi ha spinta ad accettare la proposta di Vito Labianca, con cui ho collaborato e che mi affianca in quest’avventura. Non ho potuto rifiutare anche per la stima nei confronti del consigliere regionale Alfonso Pisicchio, che ha fortemente voluto la mia candidatura».
«Iniziativa Democratica non è una lista fatta per le votazioni – spiega la candidata – ma un movimento destinato a restare unito, proiettato verso nuovi orizzonti fatti di persone, affinché esclusione, emarginazione e disagio siano estirpati dalla nostra Puglia. Che crede nella trasparenza e propone una nuova stagione di diritti e di rinascita sociale». Raccoglie diverse ideologie perché come spiegato dal dottor Nicola Milo «non è un partito di destra o sinistra, ma un movimento del fare».
L’ottica del partito, secondo Marida, ben si sposa con la figura di Michele Abbaticchio, «una persona preparata, a cui mi lega una stima reciproca».
«Ancora oggi è l’unica giusta alternativa. Nel suo primo mandato è riuscito a raggiungere risultati sorprendenti, come la rivalutazione delle periferie a partire dal centro storico. Importanti sono stati i provvedimenti a favore dei bambini, come la ristrutturazione delle scuole, la creazione di parchi e campi. Ho visto iniziare alcuni progetti che si concretizzeranno a breve».
«È vero, c’è ancora tanto da fare, ma cinque anni non sono tanti. Per questo è giusto riconfermarlo e permettergli di completare il suo lavoro».