Un sabato mattina, un componente della defunta federazione Pares viene contattato da un “mandatario” del Sindaco, onde verificare la possibilità di una “rivisitazione della maggioranza”, attesa la necessità di estromettere chi “aveva modificato gli equilibri” della stessa.
La Forza politica contattata, correttamente, fa presente al “mandatario” che, facendo parte (sino a quel momento) di Pares, sarebbe giusto coinvolgere l’intera Federazione.
L’indomani, la Federazione Pares, decide, in ossequio ai propri obiettivi fondanti, di aprirsi al dialogo, sentendo la necessità, però, di incontrare, oltre al “mandatario” anche, e soprattutto, il “Mandante”.
Con somma sorpresa dei Socialisti e nonostante le rassicurazioni, il giovedì successivo (giorno del fissato nuovo incontro) il Sindaco-Mandante fu assente.
L’incontro fu, comunque, interlocutorio e il “mandatario” espose, questa volta a tutte le Forze di Pares, la volontà del Sindaco di rivedere l’assetto della maggioranza alla luce dei nuovi equilibri formatisi.
L’incontro col Sindaco-Mandante avviene la sera successiva e, lo stesso, motivando genericamente le sue idee (in riferimento all’estromissione della Forza politica che, recentemente, aveva sottratto un Consigliere alla “sua” forza politica) pose sul “piatto della bilancia”, senza discutere di specifiche tematiche e che nessuno glielo avesse chiesto, “le deleghe in suo possesso”, la presidenza del Consiglio Comunale e la presidenza dell’A.S.V..
Per riportare la discussione su binari prettamente Politici, il Partito Socialista chiedeva al Sindaco COSA concretamente avesse intenzione fare, COME intendesse farlo e, soprattutto, QUALE fosse la rappresentazione che egli immaginava per questa “nuova identità”. Tutto ciò, onde evitare che il tutto si riducesse ad una mera contrattazione di “poltrone” ma potesse divenire “l’inizio di una Stagione Nuova” con un “percorso politico”, agognato e ricercato, nei fatti, dai socialisti e dalla Federazione Pares, finchè esistente.
A queste e ad altre affermazioni, tutte di carattere Politico, il Sindaco ribatteva che avrebbe dovuto “sentire i suoi”, aggiornando l’incontro al giovedì successivo.
Il giorno in questione (giovedì 7 febbraio u.s., alle ore 18.30), il “mandatario” annullava l’appuntamento, senza alcuna spiegazione.
Da quel giorno TUTTI I CONTATTI, sia con il Sindaco-Mandante che con i rimanenti componenti della Federazione Pares, si sono interrotti.
Questo è quanto, tanto che, parafrasando un grande statista, “crediamo che nessuno possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermiamo perché, presto o tardi, i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro”.
Il Partito Socialista continuerà caparbiamente a perseguire ogni possibile tentativo che porti, tutte le persone di buona volontà, a lavorare per la riunificazione del centrosinistra. Tale percorso non può prescindere dalla inaugurazione di una nuova stagione Politica che ridisegni, oltre alla geografia politica, anche l’unità di intenti.
Abbaticchio risponde. Non si è fatta attendere la replica del sindaco Michele Abbaticchio. “Hanno citato incarichi che non potrei mai conferire da solo per forma e legge. E invece dicono esattamente il contrario. Comunque tutto quello che ho da dire ai miei alleati certamente non lo vado a dire a chi ha emesso, anni fa, attestazioni ufficiali di odio politico (Ma non solo, forse) nei miei confronti. Io, invece, non odio nessuno. Mi dispiace che si sentano isolati nel panorama del centrosinistra, forse non gli va bene questo. Coraggio.