Dal Gruppo regionale di Forza Italia riceviamo e pubblichiamo.
“Se il fondo Nidi della Regione Puglia, si propone di sostenere l’avvio di nuove microimprese, in particolare costituite da giovani, i criteri di ammissione destano qualche perplessità. Ed è per questo che ho depositato un’interrogazione consiliare urgente diretta all’assessore regionale allo Sviluppo Economico, chiedendo la modifica di criteri che limitano la partecipazione di tanti giovani precari e disoccupati”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“In particolare –aggiunge- non si comprende la ratio sottesa alla possibilità di partecipare per soggetti svantaggiati con partita Iva che abbiano un fatturato massimo annuo di 30 mila euro, ma con non più due committenti. Ora, il tetto massimo del fatturato è già di per sé un criterio chiaro, inequivocabile e pienamente soddisfacente, a prescindere dal numero di clienti con cui si intrattengono relazioni commerciali. Il numero di due committenti, legato anche al limite del fatturato, pregiudica la partecipazione di tanti cittadini che, avendo anche volumi d’affari inferiori alla soglia, hanno più di due clienti. Chiedo, quindi, all’assessore Capone di rimuovere questo limite che non sembra, a ben guardare, avere una logica che lo giustifichi. Altro aspetto fondamentale è avere contezza dei risultati ottenuti e dello stato di attuazione: quante attività economiche siano state create con Nidi, quanti fondi siano stati erogati e quanti ancora sono disponibili per finanziare nuove microimprese pugliesi. È importante compiere una verifica sul numero di pratiche deliberate e sull’attività di controllo, a cui la Regione è tenuta, sulla quantità e la qualità delle richieste pervenute.
Tutto ciò –conclude Damascelli- per affinare la programmazione regionale, orientando al meglio i fondi comunitari a disposizione del nostro territorio”.