«Il
voto di scambio? Bisogna togliere il diritto di voto per 5 o 10 anni
a tutti coloro che vendono e comprano il voto».
Giuseppe
Cannito, candidato consigliere regionale in quota Movimento 5 stelle,
propone pene esemplari per colpire il “voto di scambio”, la
pratica che consiste nel reclutare – anche attraverso i social
network – rappresentanti di lista e pagarli in base ai voti che
riescono a racimolare.
La
vergogna di questo modo di fare sta avvelenando gli ultimi giorni di
questa campagna elettorale, ed è stata scoperchiata proprio dai
grillini, oltre che da alcuni mezzi di informazione.
«Il
Movimento 5 stelle – sottolinea
Cannito – sta
cercando di combattere una pratica diffusa, che è quella del voto di
scambio, con cui orde di giovani, spinti dalla miseria, dal
precariato e dalla mancanza di lavoro, sono disposti a vendere la
propria dignità per poche decine di euro. Questo fenomeno crea una
dirigenza pronta a speculare sulle macerie di questa dignità e
questa miseria. Perciò
bisogna essere drastici e togliere per 10 anni il diritto di voto a
tutti coloro che vendono e comprano il voto, perché da un lato non
sono consapevoli del potere che hanno in mano, dall’alto offendono la
memoria di chi ha fatto battaglie civili e politiche per quel
diritto».
«Per
tanti anni si è cercato di capire il fenomeno – conclude
Cannito – ma
adesso questo tempo è finito e bisogna agire e riflettere in modo
serio sul malcostume».