Una campagna di
sensibilizzazione e comunicazione che mira ad incrementare le percentuali della
raccolta differenziata dei rifiuti nel centro urbano e nelle frazioni.
Questo è il nuovo
obiettivo programmato dall’assessorato all’ambiente del comune di Bitonto, in
collaborazione con l’ufficio comunicazione di Palazzo Gentile e con l’ASV
(Azienda Servizi Vari), presentato ieri mattina in conferenza stampa nella Sala
degli Specchi. Presenti l’assessore all’ambiente, Domenico Incantalupo, il presidente dell’ASV, Gaetano Granieri, il responsabile tecnico dell’ASV, Antonio De Donno, l’ispettore
ambientale dell’ASV, Riccardo Napoletano,
ed il funzionario della Polizia Municipale, il tenente Gaetano Paciullo.
«È
giunto il momento di operare – ha esordito Incantalupo –. Tra i 41 comuni della Provincia di Bari siamo al decimo posto come
raccolta differenziata. A dicembre 2013 ci siamo fermati al 25,17% mentre a gennaio
2014 al 24,5%».
«La
Regione a fine anno ha emanato la legge n. 45/2013 che, all’articolo 29 comma 2,
prevede la possibilità, per i comuni che entro giugno raggiungeranno un 5% in
più di raccolta differenziata, di non pagare l’ecotassa maggiorata pari a 25,82
euro, pagando solo 6,87 euro – spiega l’assessore –. Ci siamo
così impegnati ad essere il primo comune a voler raggiungere questo obiettivo. Siamo
ad una svolta culturale, perché differenziare rappresenta sia un impegno civile
verso l’ambiente sia la possibilità di pagare meno tasse».
«Siamo
passati dal 16,14% a giugno 2012 al 26,38% a novembre 2013, il punto più alto –
ricorda –. Bisogna insistere ed è per
questo ho sollecitato l’ASV a fare attività di sensibilizzazione, già partita,
con un sforzo enorme, che coinvolge amministratori di condominio, enti
pubblici, esercizi commerciali. Dobbiamo coprire tutte le fasce d’età,
attraverso tutti i mezzi possibili, ed utilizzeremo anche 8 persone con la “borsa
lavoro”».
«Inoltre,
legato alla sensibilizzazione, va di pari passo un discorso di rispetto delle
norme ed una ordinanza, la n.19 del 28 gennaio 2010, che prevede la sanzione
sui modi di conferimento dei rifiuti – continua Incantalupo –. Anche sulla base di esperienze di altri
comuni come Rutigliano e Andria, le sanzioni hanno funzionato molto e grazie ad
esse si sono raggiunti certi obiettivi, così da dare giustizia a chi rispetta
le norme».
«L’ASV
è da anni che prova a sensibilizzare la cittadinanza sui rifiuti –
commenta il presidente Granieri –. Si tratta di un target di senso civico che
questa amministrazione non può permettersi di perdere. Serve però anche il coordinamento
con il mondo del volontariato e le forze sociali, tutta la cittadinanza deve
intervenire. Già dallo scorso anno stiamo controllando il territorio, con delle
sanzioni, perché essere più incisivi può aumentare il senso di responsabilità
dei cittadini. Dobbiamo capire che non possiamo permetterci più di pagare una
quota che potrebbe diventare insostenibile per l’azienda e per i cittadini:
questi soldi risparmiati possono tornare utili per la collettività».
«Il
trend della differenziata è in aumento da anni ma molto lentamente –
osserva De Donno –. È aumentato anche il
quantitativo di rifiuti differenziati mentre è diminuito il totale in
discarica. Gli aumenti si notano immediatamente dopo le campagne di
sensibilizzazione. Ci sono tre tipi di utenti: l’entusiasta, che fa una
differenziata spinta; lo zoccolo duro, che dinanzi a qualsiasi cosa proposta
non fa la differenziata, ed è da sanzionare; e poi tra le due classi c’è una
zona grigia, che non conosce bene la prassi, e rappresenta il target da
raggiungere con la sensibilizzazione».
«Nn
è solo un problema di quantità ma di qualità, in quanto in determinate
categorie delle impurità pregiudicano l’intero carico –
fa notare De Donno –. Gli operatori
devono essere quindi molto addestrati. Dobbiamo migliorare soprattutto sull’organico».
«Dall’anno
scorso svolgo un lavoro di controllo, formazione e rilevazione delle sanzioni,
ed ho notato che la raccolta differenziata nel sentire comune non viene vista
come un obbligo ma come un comportamento virtuoso lasciata alla volontà del
singolo. Ma pochi sanno che c’è una normativa comunale che ci obbliga alla
raccolta differenziata – dichiara Riccardo Napoletano, che poi si concentra sulla campagna di
sensibilizzazione –. La campagna è nata
in simbiosi con l’ufficio comunicazione del comune di Bitonto, con l’obiettivo
di dare un messaggio semplice, SI (comportamento virtuoso) e No (comportamento
da condannare), che punta anche all’aspetto economico. Abbiamo scelto di
diffondere il messaggio innanzitutto con dei manifesti 100×140, 50 su tutto il
territorio comunale più 5 poster. Nello stesso tempo abbiamo organizzato la
distribuzione di 250 locandine in tutte le attività commerciali ed
amministrative, così da sensibilizzare la specifica attività commerciale ed
anche la persona che guarderà la locandina».
«Abbiamo
incrementato il lancio di 100 manifesti 70×100 –
continua –. Abbiamo pensato di contattare
direttamente le famiglie, attraverso tutti i condomini. Nell’ottica del contatto
con le persone, proporremo uno stand con un operatore e del materiale
informativo. Inoltre, puntiamo anche alla sensibilizzazione nelle scuole, con
gli alunni che rappresentano l’ingresso immediato nelle famiglie».
«Laddove
c’è il servizio di raccolta “porta a porta”, cioè nel centro storico e nelle
frazioni, stiamo pensando ad un calendario e un adesivo da apporre su tutte
quelle buste che non rispettano il conferimento corretto dei rifiuti»,
ha concluso Napoletano.
Per il tenente Gaetano Paciullo, che ha illustrato
anche l’ordinanza n.19 del 28 gennaio 2010, «è
vero che i cittadini vanno sollecitati ma dobbiamo fare anche noi molto. La
gente deve capire che differenziando c’è un beneficio ambientale ma soprattutto
economico. La sanzione amministrativa va da 25 euro a 500 euro. Per evitare
confusione abbiamo unificato l’orario di conferimento, che va dalle 18 alle 24».